11 Maggio 2021 - 9.52

L’eremo di San Micel

Chiunque entri nella conca di Fonzaso rimane colpito dalle due costruzioni bianche a ridosso del Monte Avena, incastonate nella roccia viva.

Dove sorge ora l’eremo di San Michele, “San Micel” per i fonzasini, una volta sorgeva il castello della famiglia Fonzasia, distrutto per ordine del Senato Veneto. I suoi resti furono utilizzati per costruire l’eremo e altre costruzioni del paese, compreso il campanile.

La casa di San Michele, posta circa a 550 mslm, fu costruita a causa della necessità di avere un ‘vigile del fuoco’ dopo che i continui incendi distrussero più volte il paese.
La sua posizione è strategica, perchè si può osservare tutta la conca e da lassù il custode poteva suonare la campana d’allarme quando avvistava un incendio.
Per il mantenimento di questa persona, la popolazione versava annualmente una tassa detta “minella” che corrispondeva circa a 2kg di farina di granoturco.

Accanto alla casa è stata costruita una chiesetta agganciata direttamente alla montagna, molto modesta nelle sue linee. All’interno troviamo la raffigurazione dell’Arcangelo Michele che sconfigge Lucifero.

Per molti anni la sera della vigilia di San Michele venivano poste delle luci sulle rocce circostanti per illuminare la notte in onore del Santo.

A fianco della chiesetta, in una nicchia naturale, è stata posta la statua della Vergine dai reduci di guerra ed ogni sera una corona di luce si accende attorno ad essa insieme alla scritta “Ave Maria” per renderle omaggio.

Per tutti i fonzasini anche lontani, ”San Micel” rappresenta tutt’oggi il simbolo del paese di Fonzaso.

L’eremo è raggiungibile a piedi partendo da via Lucco in circa 20 minuti, il sentiero non presenta eccessive difficoltà, ma è sempre bene attrezzarsi con scarpe da trekking.

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