Isola di Cipro devastata da un incendio mortale

Sotto un sole cocente con temperature oltre i 44 °C, un vasto incendio ha divorato le colline di Cipro per tre giorni consecutivi. Venerdì mattina, 25 luglio, le autorità hanno annunciato di aver domato l’incendio boschivo, anche se i vigili del fuoco rimangono ancora mobilitati sul posto a causa di alcuni focolai residui.
L’emergenza, iniziata mercoledì, ha causato due morti e distrutto decine di abitazioni. Il capo dei vigili del fuoco, Nikos Logginos, ha definito la situazione “molto, molto buona” nonostante le difficoltà affrontate durante la notte.
Secondo l’Università di Tecnologia di Cipro, circa 125 chilometri quadrati di terreno montuoso sono stati devastati, rendendo questo uno degli incendi più gravi mai registrati sull’isola. I residenti evacuati e coloro che hanno perso la propria casa si dicono sconvolti. Una vittima ha raccontato: «Mi ricorda quello che è successo quando avevo 16 anni, ho pianto perché il nostro mondo è andato completamente a fuoco».
L’isola è da anni colpita da una persistente siccità. L’ultima ondata di calore, unita a forti raffiche di vento, ha alimentato le fiamme. Una coppia di anziani è morta mentre tentava di fuggire in auto vicino a Limassol, seconda città del paese. Sono inoltre sette i feriti ricoverati, di cui due in condizioni gravi ma stabili.
Le autorità locali hanno segnalato 72 abitazioni danneggiate, di cui 43 completamente distrutte. È in corso un’indagine per accertare le cause dell’incendio: la polizia sta esaminando prove che suggeriscono un possibile dolo, ovvero un incendio appiccato intenzionalmente.













