21 Febbraio 2021 - 22.46

In Val Liona piatti gourmet per cani e gatti con le erbe officinali

S’intitola “Storie di sviluppo rurale tra presente e futuro” la docuserie della Regione Veneto dedicata agli agricoltori che, utilizzando i fondi europei del Programma di sviluppo rurale (Psr), hanno investito in innovazione, sostenibilità ambientale e competitività aziendale.

Tra loro c’è la Società agricola Dalla Grana associata a Confagricoltura Vicenza, con sede commerciale a Lonigo e coltivazioni in Val Liona, che coltiva piante officinali biologiche destinate alla creazione di prodotti per cani, gatti e cavalli. Sfrutta i principi attivi delle piante per potenziare gli alimenti e creare prodotti cosmetici e curativi. Grazie ai fondi del Psr, pari al 40 per cento dell’investimento, ha da poco avviato il progetto Italy Pet Chef, con l’acquisto di macchinari che consentono di produrre delizie gourmet per i quattro zampe ispirandosi alla cucina veneziana e italiana. Tra le specialità, impacchettate e spedite anche a casa, ci sono le fettuccine allo scoglio, bucatini prosciutto e pancetta, spaghetti con pesce e vongole, pappardelle al cinghiale.

“Abbiamo messo in piedi un ristorante d’alta qualità per cani e gatti – spiega Nicola Dalla Grana, 53 anni, titolare sia dell’azienda Dalla Grana che di Officinalis, altra azienda che si occupa di cosmetici per pet -, con piatti che raccontano il nostro territorio e piacciono agli animali. Abbiamo avuto perfino un cliente dalla Cina che ci ha scritto per ringraziarci, perché il suo cane mangia di gusto e sta bene. Tutti gli alimenti sono infatti arricchiti con erbe officinali o curative, che aiutano per i disturbi di digestione o altre problematiche, e cotti in pentola o brodo di cottura come se fossero piatti destinati al ristorante. Il mercato ci sta premiando: in un anno abbiamo avuto il cento per cento di aumento di fatturato”.

La passione di Nicola Dalla Grana per l’agricoltura arriva dal nonno Sante, che partì nel 1930 selezionando grano da seme. Poi, nel 1960, il papà Bruno prese le redini dell’azienda trasferendola a Lonigo, dove realizzò un mangimificio per animali da reddito come polli e conigli. Nel 1987 l’ingresso in azienda di Nicola e della sorella Betty, con la svolta della specializzazione negli alimenti per cavalli da corsa: integratori, cosmetici, biscotti proteici. “Abbiamo fornito i nostri prodotti anche al cavallo Varenne, che ha vinto il titolo di campione del mondo nel 2003 – racconta Dalla Grana -. Il nostro punto di forza è stato quello di evitare i prodotti dopanti e di puntare invece sulle nostre piante officinali per creare prodotti rinforzanti e curativi. Negli antidolorifici c’è l’artiglio del diavolo, per cicatrizzare usiamo la calendula, per lo stomaco la camomilla, per contrastare i batteri propoli ed eucalipto. E poi c’è un prodotto a base di arnica e gel al 90 per cento per trattare muscoli e tendini. Del resto l’habitat di un cavallo è la collina, la montagna, la vicinanza ai corsi d’acqua. Noi abbiamo studiato le erbe che compongono i prati ideali per i cavalli”.

Le due aziende di Dalla Grana oggi contano 12 dipendenti e circa 9 ettari di terra coltivata a erbe officinali. Anche i tre figli di Nicola si stanno avvicinando al futuro ingresso in azienda, aiutando nella parte di marketing. “Nonostante il periodo di emergenza vedo un mercato che si muove e chiede prodotti innovativi e sostenibili – dice l’imprenditore -. Io ho scommesso su terreni abbandonati, coltivando erbe povere che si trasformano in prodotti con una buona marginalità. Ora tante aziende mi chiamano e mi chiedono di coltivare ribes nero per fare prodotti per cani e gatti, oppure la rosa canina per integratori umani. Mi piacerebbe che passasse questo messaggio ai giovani agricoltori: fate qualcosa di diverso, perché ci sono tante cose nuove che chiede il mercato. Basta credere nelle proprie idee e intuizioni, avendo il coraggio di sperimentare terreni inesplorati”.

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