17 Febbraio 2022 - 12.47

IL GRAFFIO – Nomine: Pd… da che pulpito vien la predica!

di Luca Faietti

E’ sempre la stessa storia e, malgrado si ripeta da tempo immemore, c’è sempre un’anima candida che si scandalizza.

Un paio di giorni fa la società AGSM-AIM, quella nata dalla fusione delle due società di servizi delle città di Verona e Vicenza, ha fatto conoscere l’elenco delle circa quaranta persone che sono state indicate come componenti dei consigli di amministrazione delle singole società destinate, dentro la grande Holding, ad occuparsi di singoli settori che vanno dall’energia elettrica al calore fino alle reti.

In chiave vicentina, il nome destinato a fare più rumore è certamente quello di Giorgio Conte, un passato in parlamento e come vice del sindaco Enrico Hullweck, oggi in quota a Fratelli d’Italia. Tante le posizioni, tanti i nomi, tanti uomini e donne da collocare in posti di sottopotere più o meno retribuiti.

E’ una forma di spartizione politica? Ovvio. E’ un modo per cercare di accontentare tutti nell’ottica di consolidare una base elettorale che già la prossima primavera dovrà eleggere un sindaco a Verona e fra poco più di un anno dovrà fare lo stesso a Vicenza? ça va sans dire.

Quello che non smette mai di stupire è il fatto che simili decisioni vengano subito prese di mira dall’opposizione. Il gruppo Pd in consiglio comunale a Vicenza non ha perso tempo e ha parlato di scandaloso “poltronificio”, di scelte da prima repubblica che accontentano tutti tranne i cittadini contribuenti.

La civica Da Adesso in Poi si spinge più in là e cita un intervento del sindaco Francesco Rucco risalente al consiglio comunale dell’8 ottobre 2020, quando la fusione fra le municipalizzate divenne realtà.

A me pare che siamo all’evangelico “chi è senza peccato…”. La politica, tutta la politica di ogni colore, ha diversi compiti. Nell’elenco c’è anche la necessità di nominare amministratori e sindaci e revisori di società controllate dalla mano pubblica. E’ inutile e stucchevole il balletto dello scandalizzarsi quando le nomine le fanno gli altri, così come è assurdo cercare di spiegare le proprie scelte come opposte a quelle dei predecessori. I cittadini non sono stupidi, sanno come gira il mondo e ridono di chi si scandalizza oggi per fare lo stesso fra uno, due o cinque anni.

Piuttosto si faccia chiarezza sullo “spoil system”: oggi vieni nominato da questa maggioranza, vedi di essere pronto a lasciare la poltrona se domani ci sarà una maggioranza di colore diverso, sapendo che chi ti sostituirà farà le pulci al tuo operato. E così magari alla fine tutti saranno più attenti ad amministrare bene i soldi della collettività.

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