FILIVIVI diminuisce produzione e fatturato e mette in cassa integrazione 31 dipendenti, i sindacati: “Il 3 luglio siamo in Regione”

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Il 23 giugno scorso l’azienda storica di filati “Filivivi” con sede nel Vicentino a Montecchio Maggiore (Viale Trieste, 62) ha attivato la CIGS (Cassa integrazione guadagni straordinaria) per cessazione parziale dell’attività come previsto dalle normative vigenti.
Il marchio della filatura vicentina, partner storico di Marzotto e Lanerossi ha deciso di chiudere la produzione perché non più economicamente competitiva
Filctem Cgil e Uiltec Uil si stanno impegnando perché l’azienda non chiuda la produzione e non si perdano posti di lavoro e competenze importanti sul territorio.
“L’azienda ci ha comunicato l’intenzione di chiudere i reparti produttivi e mettere in CIGS 31 dipendenti su 65 – spiegano Antonio Cunsolo di Filctem Cgil e Alessandro De Cao di Uiltec Uil -. L’incontro per esaminare l’applicazione della cassa tra le parti è stato fissato in Regione Veneto mercoledì 3 luglio”.
“Noi organizzazioni sindacali assieme alla proprietà e al management – proseguono i sindacalisti – vogliamo salvare questa produzione importante del Made In Italy: vanno verificate tutte le strade possibili per evitare una perdita di competenze elevate nel settore tessile, di posti di lavoro e di valore aggiunto per il territorio”.
“Ce la metteremo tutta ma non sarà facile”, concludono i sindacalisti di FILCTEM CGIL e UILTEC UIL.













