Benedetto Lupo apre la stagione concertistica del Comunale
Al via la 106esima stagione di concerti della Società del Quartetto. Per l’occasione, si esibirà sul palcoscenico del Teatro Comunale il pianista barese Benedetto Lupo. Il virtuoso pianista barese affronterà nella prima parte Schumann e nella seconda renderà omaggio ad Aleksandr Skrjabin (Ventiquattro Preludi) ad un secolo dalla scomparsa.
La Società del Quartetto inaugura lunedì 26 ottobre la sua 106ª stagione di concerti – ed insieme l’ampia offerta musicale 2015/16 proposta dal Teatro Comunale di Vicenza – con un recital del pianista Benedetto Lupo.
In una stagione di 15 concerti che quest’anno dà ampia visibilità alle eccellenze musicali italiane – spesso più osannate all’estero di quanto lo siano in Italia – la scelta di affidare l’evento inaugurale al cinquantaduenne pianista barese assume dunque un significato preciso.
Wigmore Hall di Londra, Salle Pleyel di Parigi, Lincoln Center di New York e Philharmonie di Berlino sono solo alcune delle prestigiose sale da concerto nelle quali Lupo si esibisce regolarmente sia in recital che a fianco di rinomate orchestre fra le quali si possono ricordare la Chicago Symphony, la Los Angeles Philharmonic, la Gewandhaus di Lipsia, la Deutsches Symphonie-Orchester e la London Philharmonic.
Dopo aver esordito in pubblico a soli 13 anni (con il Primo Concerto di Beethoven) Lupo si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio “Piccinni” della sua città perfezionandosi, poi, con pianisti del calibro di Aldo Ciccolini, Nikita Magaloff e Murray Perahia. Le successive affermazioni in importanti concorsi pianistici (su tutti il “Cortot”, il “Gina Bachauer”, il “Van Cliburn” ed il “Casadesus”) gli hanno spianato la strada ad una carriera concertistica internazionale che oggi lo pone, secondo la critica, come uno dei musicisti più interessanti della sua generazione. Fra le incisioni discografiche che lo vedono protagonista – ha registrato per Teldec, Bmg, Vai, Nuova Era e Arts – spicca l’integrale delle composizioni per pianoforte e orchestra di Schumann ed il “Concerto Soirée” di Nino Rota, che ha ottenuto ben cinque premi internazionali, incluso il prestigioso “Diapason d’Or”.
Benedetto Lupo si dedica con molta passione anche all’insegnamento con varie masterclass, una cattedra al Conservatorio di Monopoli ed una nell’ambito dei corsi di alto perfezionamento promossi dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Il recital di lunedì sera, che segna il ritorno di Benedetto Lupo a Vicenza a distanza di nove anni dalla sua ultima performance, è nettamente diviso in due parti. La prima è dedicata a Robert Schumann, fra i massimi rappresentanti del repertorio romantico ottocentesco, autore del quale Lupo eseguirà dapprima i cinque “Blumenstück” e le tre Romanze op. 28 (siamo nel 1839, l’anno che precede il coronamento del sogno d’amore con la pianista Clara Wieck), poi la Sonata in sol minore, capolavoro impetuoso e passionale che ebbe una genesi assai travagliata prima di essere eseguito per la prima volta in pubblico a Berlino nel 1840.
Dopo l’intervallo Benedetto Lupo affronterà i Ventiquattro Preludi di Aleksandr Skrjabin, controverso compositore russo del quale si celebra quest’anno il secolo dalla scomparsa.
L’opera – chiaramente ispirata a Chopin del quale Skrjabin era, almeno nella prima parte della sua fortunata carriera, un entusiasta ammiratore – costò nove anni di lavoro ed è senza dubbio il suo lavoro giovanile maggiormente riuscito. Nonostante il modello chopiniano sia più che palese in alcuni passaggi dei Preludi, in molti altri Skrjabin mette in luce i suoi tratti stilistici originali, come ad esempio nel trattamento del ritmo, nell’armonia, nell’uso del pedale e nella scrittura per la mano sinistra.
Il concerto inizia alle ore 20,45 ed è espressamente dedicato alla memoria del marchese Giuseppe Roi, che della Società del Quartetto di Vicenza fu Presidente, Consigliere ed entusiasta sostenitore per molti anni.














