23 Febbraio 2017 - 15.21

ARZIGNANO – Per il mese della donna il laboratorio su Vivian Maier in biblioteca

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ARZIGNANO – Ogni anno la Biblioteca di Arzignano celebra Marzo come Mese della Donna con eventi ed esposizioni e nel 2017 si è focalizzata sulla figura femminile di Vivian Maier, fotografa statunitense vissuta tra il 1926 e il 2009, la cui attività artistica è stata scoperta soltanto dopo la sua morte.
Gli eventi organizzati tra fine febbraio e l’8 marzo, non vogliono riproporre la sua opera fotografica, oramai ampiamente conosciuta e visibile anche attraverso i libri posseduti dalla Biblioteca, bensì ripercorrere l’esistenza, oscura e sorprendente, di questa figura femminile: una meravigliosa artista rimasta sconosciuta durante la sua vita.

“La serie di eventi legati al mese della donna è un’ulteriore dimostrazione della strenua attività della Biblioteca, che fa di Arzignano un centro di cultura di primo livello in provincia di Vicenza” commenta il sindaco di Arzignano, Giorgio Gentilin. “Le illustrazioni di Cinzia Ghigliano e il workshop da lei tenuto sulla misteriosa figura di Vivian Maier -aggiunge- rappresentano una prospettiva decisamente originale sul mondo femminile e il punto di vista di una grande artista rimasta nell’ombra durante la sua vita”.

“E’ una grande occasione -aggiunge l’assessore alla Cultura di Arzignano, Mattia Pieropan- per conoscere non solo Vivian Maier, ma anche l’incredibile talento di Cinzia Ghigliano, vincitrice del premio Andersen e autrice del libro sull’artista rimasta sconosciuta fino al 2009”.

Gli eventi:

dal 19 febbraio all’8 marzo
Mostra dell’illustratrice Cinzia Ghigliano: saranno esposte 16 stampe numerate e firmate delle illustrazioni del suo libro LEI – Vivian Maier (Ed. Orecchio Acerbo, 2016 – Vincitore Premio Andersen 2016)
“Vivian era misteriosa. Portava camicie da uomo, imprecava in francese, conosceva a memoria tutti i racconti di O. Henry, camminava come un uccello. E così, come un trampoliere dalle lunghe gambe, ha attraversato il suo tempo fotografandolo”. Un diario. Il diario di Vivian Maier. Scritto non con la penna ma con la macchina fotografica, la sua inseparabile Rolleiflex. Sempre al collo, sempre sul cuore. Occhio speciale per ritrarre i bambini dei quali come tata si prendeva cura; le persone comuni incontrate per strada; i quartieri delle città a lei più care, New York e Chicago; i luoghi lontani meta dei suoi numerosi viaggi. E dietro ogni scatto -centocinquantamila negativi, e migliaia di pellicole non sviluppate- l’interesse per l’altro, gli altri”.

Sabato 25 febbraio dalle ore 15.00
Workshop gratuito con Cinzia Ghigliano, dedicato in particolare a insegnanti e genitori:
-Introduzione presentazione del libro
-Proiezione del trailer del docufilm “Finding Vivian Maier” a cui farà seguire una serie di suggestioni/ indicazioni per i docenti su come utilizzare il libro con le classi
-Istruzioni per mettere in piedi un lavoro simile a quello da lei fatto con le classi utilizzando fotografie o disegni per raccontare ad esempio una storia della città, o di un personaggio del luogo.
Il laboratorio è gratuito ma accessibile SU PRENOTAZIONE. Per prenotare telefonare allo 0444.673833 o tramite e-mail scrivendo a biblioteca@comune.arzignano.vi.it.

Il link al video dell’intervista a Roberto Carlone, Gli occhi di Vivian (I’m a camera) —> https://youtu.be/1boxeF4Y7vA

Gli occhi di Vivian Maier (I’m a camera)
Spettacolo teatrale scritto e interpretato da Roberto Carlone, fondatore della Banda Osiris, intitolato.
Uno spettacolo denso di poesia sul caso più eclatante di fama postuma sulla fotografa franco-americana, la bambinaia dalla vita enigmatica che lasciò 150.000 fotografie la maggior parte delle quali mai sviluppate. Una storia di tempi sbagliati, un racconto sul binomio fotografia-vita, sulla forza e sul mistero di una donna sola e forte che ha abbracciato il mondo catalogandolo e sull’onestà e l’essenzialità dell’arte. Roberto Carlone (fondatore della Banda Osiris) racconta per la prima volta, in maniera inusuale ed innovativa attraverso una forma che unisce racconto, videomapping, fotografia e musica, una storia carica di domande e di mistero attraverso quattro personaggi molto diversi tra loro (un edicolante, lo scopritore delle sue fotografie, un fotografo acuto e l’ombra di Vivian Maier) che accompagnano il racconto interpretati da un solo attore-musicista.
Uno spettacolo che è anche una mostra e una visita guidata nel mondo di Vivian Maier esplorandone soprattutto il lato di umanità, di poesia senza tralasciare domane profonde sull’arte e la fotografia, la gratuità del gesto fotografico e l’attenzione alla realtà del momento unico e prezioso legato allo scatto. (Dal sito del Festival Photolux – Biennale Internazionale di Fotografia di Lucca – all’interno del quale lo spettacolo ha debuttato il 26 novembre scorso).

Cinzia Ghigliano inizia la sua carriera come fumettista nel 1976 sul mensile “Linus”. Nel 1978 ottiene al Salone Internazionale dei Comics di Lucca lo “Yellow Kid” quale miglior autore. Negli anni immediatamente successivi dà vita, con Marco Tomatis, a numerosi personaggi. Il più noto, Solange, viene pubblicato con successo in diversi paesi europei. La crisi del fumetto d’autore la porta a intensificare l’attività di illustratrice pubblicando con i maggiori editori italiani. Nel 2003 riceve il Caran D’Ache quale illustratore dell’anno. Si dedica con successo anche alla pittura. Mostre monotematiche la vedono esporre in tutta Italia. In questo modo, i versi di Pavese,il dialetto siciliano di Buttitta, i testi che mutano attraverso le differenti traduzioni di Edgar Lee Master, le canzoni di Fabrizio de Andrè, le posture delle donne che variano a seconda dell’autore che stanno leggendo, entrano a far parte del suo immaginario dipinto. Nel 2016 il libro LEI.Vivian Maier, inaugura la sua collaborazione con Orecchio Acerbo Editore e le vale il premio Andersen quale “Miglior Libro fatto ad arte”

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