ARZIGNANO – “Sei nero, non entri”, razzismo al concerto a Verona

È il giocatore di basket Amate Gueye, che ha vissuto e giocato anche ad Arzignano nelle fila del Garcia Moreno Basket, il ragazzo fermato sabato sera all’ingresso di un concerto a Verona, perché nero. Gueye ha deciso di raccontare l’episodio prima sui social e poi ai quotidiani locali, dove la sua storia è rimbalzata in questi giorni destando parecchi dibattiti in terra veronese. Gueye, classe 1989, attualmente gioca in serie C ad Isola della Scala. Il legame con Arzignano è di famiglia, poiché Amate è il fratello minore del più famoso Ousmane, classe 1982, oggi quotato giocatore di basket in quota al Montegranaro e anche lui scoperto dal Garcia Moreno, che l’ha poi lanciato in una carriera cestistica di alto livello. Sabato sera Gueye si è presentato all’ingresso di un concerto con un’amica. Inizialmente un buttafuori gli ha detto che la serata era ad invito. “Ci sembrava strano, ma non abbiamo protestato più di tanto. Poi è uscito un nostro amico e ci ha spiegato che non serviva alcun invito”. A quel punto – come ha raccontato il ragazzo al quotidiano L’Arena – un altro addetto alla sicurezza gli ha spiegato che l’organizzazione aveva ordinato espressamente di non far entrare nessuna persona di colore. Il 28enne, cittadino italiano di origini senegalesi, che ha vissuto ad Arzignano per anni e ora vive a Verona, racconta di sentirsi italiano da sempre e di aver vissuto rarissimi episodi di razzismo, ma mai niente di così diretto. Ec è per questo che ha deciso di non farlo passare sotto silenzio. L’organizzazione della serata si è detta contraria a ogni discriminazione e ha avviato un’indagine interna, così come l’assessorato al Tempo Libero che ha patrocinato l’evento veronese.













