Caccia illegale a Brendola, uccellino “fa la spia”: maxi sequestro di armi e animali da parte della Polizia Provinciale

Brendola (Vicenza), 8 ottobre 2025 – È stato il canto di un piccolo prispolone, uccello migratore lungo appena dieci centimetri, a tradire un bracconiere vicentino. La Polizia Provinciale di Vicenza, impegnata in un controllo venatorio sul territorio di Brendola, ha individuato un richiamo acustico elettromagnetico vietato, nascosto tra le foglie di un vigneto.
Appostatisi nei pressi, gli agenti hanno sorpreso un uomo in mimetica mentre sparava a due esemplari di prispolone, riuscendo ad abbatterne uno. Fermato sul posto, è stato trovato in possesso del telecomando del richiamo illegale. La successiva perquisizione della sua abitazione ha portato alla scoperta di un vero arsenale: otto fucili, undici silenziatori artigianali, migliaia di munizioni, polvere da sparo e varie gabbie, alcune contenenti richiami vivi.
Uno dei fucili era stato modificato per montare un silenziatore, mentre un altro, carico e pronto all’uso, è stato trovato incustodito in un annesso agricolo. Nello stesso locale erano depositate munizioni e materiale esplosivo in modo irregolare.
Gli agenti hanno inoltre recuperato tre lucherini vivi, liberati sul posto, e un fringuello affidato al Cras. Niente da fare, invece, per oltre cento esemplari trovati morti, tra cui specie protette e particolarmente protette come cardellini, balie nere, pigliamosche, lui grosso, lui bianco, cinciallegre e prispoloni.
«Questo luogo era già sotto osservazione – ha dichiarato il vicepresidente della Provincia, Moreno Marsetti –. I nostri agenti conoscono a fondo il territorio e intervengono con continuità per garantire che la caccia si svolga nel rispetto delle regole e della natura».
L’uomo è ora indagato per detenzione e abbattimento di fauna protetta, possesso illegale di armi e munizioni, e alterazione di arma da fuoco.



















