Veneto, incubo per madre e figlia: arrestato ex marito per atti persecutori

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Attimi di terrore nel quartiere Arcella a Padova, dove nei giorni scorsi un cittadino moldavo è stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della stazione di Vigodarzere per atti persecutori nei confronti della moglie, alla presenza della figlia minore. L’uomo, già condannato nel 2024 per maltrattamenti in famiglia, si è ripresentato con insistenza davanti all’abitazione della donna, dalla quale è in fase di separazione.
Il fatto è avvenuto a metà luglio, quando la vittima ha chiamato il 112 segnalando che l’ex coniuge stava tentando di entrare con la forza nell’appartamento, sbattendo i pugni contro la porta e minacciandola di morte: «Se chiami i carabinieri ti ammazzo». Sul posto è intervenuta prontamente una pattuglia dell’Arma. A indicare la presenza del padre è stata la figlia, in lacrime, affacciata al balcone.
I militari hanno trovato l’uomo mentre cercava di forzare l’ingresso. L’ex marito ha dichiarato di voler solo recuperare alcuni effetti personali, ma la versione della moglie – scossa e impaurita – ha fatto emergere un quadro molto più grave. Secondo la donna, già alcuni giorni prima l’uomo si era presentato con atteggiamento minaccioso, e questa volta è arrivato a urlare e colpire la porta, pretendendo di entrare.
Dopo l’arresto, l’uomo è stato posto a disposizione della Procura di Padova. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dai familiari, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. La donna è stata accompagnata al pronto soccorso in stato di forte ansia e paura.













