Veneto – Far West durante una partita di calcio giovanile: testata e calci all’arbitro. 16 anni di squalifiche

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Un episodio di violenza senza precedenti ha segnato la gara del campionato provinciale Allievi Under 17 tra Cona Giovani e Nuovo San Pietro, disputata domenica mattina a Cantarana. La partita si è conclusa tra ambulanze e carabinieri, con squalifiche disciplinari per un totale di 16 anni e un’inibizione di 36 mesi per il dirigente accompagnatore Galdino Sgobbi.
L’episodio più grave si è verificato al 33′ del secondo tempo, dopo l’assegnazione di un calcio di rigore al Nuovo San Pietro. Mentre l’arbitro si avvicinava al giocatore atterrato in area per verificarne le condizioni, un calciatore del Cona lo ha colpito con una testata allo zigomo, facendolo cadere a terra. Mentre tentava di rialzarsi, altri due giocatori lo hanno colpito alle gambe. Il direttore di gara ha immediatamente sospeso l’incontro e richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
L’arbitro è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Piove di Sacco, dove ha ricevuto una prognosi di otto giorni. Sul posto sono intervenuti anche i vertici della sezione AIA di Padova.
Le sanzioni e la difesa del Cona
Il giudice sportivo ha inflitto una squalifica di cinque anni al calciatore responsabile della testata, mentre i due giocatori che hanno sferrato i calci sono stati squalificati per quattro anni ciascuno. Il dirigente Galdino Sgobbi è stato inibito per tre anni.
Il Cona, però, respinge le accuse e contesta la ricostruzione dell’accaduto. «Non ci è stato consegnato il referto arbitrale e la dinamica non corrisponde alla realtà», dichiara Sgobbi, sostenendo che la testata non fosse volontaria. Inoltre, il club afferma che i due calciatori sanzionati si trovavano in panchina al momento dell’episodio.













