VicenzaOro Winter, il glam dello stile italiano
di Luca Faietti
“Glamour”. Ecco come sarà d’ora in avanti l’appuntamento con l’oro di Fiera di Vicenza. Una vetrina dello stile italiano. Non più un “Made in Italy” indifferenziato e un po’ ribollito. Ma una delle eccellenze del Bel Paese da veicolare nel mondo grazie al lavoro di un “dream team” che ha una visione. “Vicenza è la mia terra, è un po’ folle e meravigliosa, e VicenzaOro è una occasione unica per dire al mondo quanto lo stile italiano riesca a fare la differenza”- Matteo Marzotto presidente della società di via dell’Oreficeria ne è convinto. C’è tanto da fare e la leadeship di questo evento è ancora qui. VicenzaOro Winter, presentato alla stampa mondiale in inglese, è il primo appuntamento dell’anno del comparto ed è ancora ai vertici nel presentare al pianeta quello che è un prodotto di alta qualità: “Che si può ancora migliorare, con collaborazioni a tutto tondo, ad esempio con la Milano Fashion week”.
Vicenza punto di incontro dei buyers mondiali, ma non solo, anche punto di riferimento ed incontro di lavoro per tutto il settore.
Ed i numeri non tradiscono Oro Winter, come sottolineato dal Direttore Generale Corrado Facco: “1500 brand, 9 padiglioni, 26 mila metri quadri di esposizione, 123 espositori di T-Gold, il Salone delle macchine e tecnologie applicate all’oro. Tre appuntamenti confermati per il 2014, con Spring e Fall compresi, la novità della Città del gioiello nel 2015: un Boutique show che agevolerà i buyers, dando la sensazione reale di cosa si può trovare nei 12 km di percorso”. Insomma numeri che parlano. E che dicono in modo netto ed inequivocabile come VicenzaOro sia una realtà viva e quanto mai attiva. “Lo sguardo è in avanti -chiosa Facco- Vogliamo essere interlocutori d’eccellenza a 360 gradi. Anche in materia di responsabilità sociale”. Ed infatti VicenzaOro è l’unica realtà mondiale riconosciuta dall’Onu nella sostenibilità di standard etici nella filiera dell’oreficeria.
Un bel salto, glamour sì, ma anche di stile italiano.
Complimenti, al “rookie” Marzotto e al demiurgo Facco.














