22 Luglio 2015 - 10.42

VICENZA – Profughi – Presunto caso di TBC, la Lega all'attacco

ospedale vicenza

Infuriano le polemiche dopo che uno dei profughi arrivati a Vicenza nei giorni scorsi è stato ricoverato per sospetta TBC (tubercolosi). Sette agenti di polizia e quattro carabinieri che avevano effettuato il servizio di accompagnamento dei migranti sono stati messi sotto osservazione. Uno dei profughi arrivato all’inizio del mese scorso aveva accusato malori ed era stato ricoverato al reparto malattie infettive del San Bortolo. Gli agenti e i carabinieri lo avevano accompagnato all’Hotel Adele e il primo luglio sono stati sottoposti ad analisi perché vi era fra i profughi accompagnati un presunto caso di TBC. “Una situazione assurda”, dichiara Antonio Mondardo, segretario provinciale della Lega Nord di Vicenza. “Non solo i cittadini devono difendere i loro quartieri e il loro quieto vivere da questa invasione di immigrati economici, ma addirittura sono disarmati di fronte al problema sanitario, tremendamente sottovalutato da questo governo cialtrone e pericoloso. I poliziotti e i carabinieri sono stati visitati qualche giorno dopo, quando, qualora vi fosse stato effettivamente un caso di TBC, la loro salute poteva essere pesantemente compromessa. Ma quante volte sono costretti a correre rischi, per uno stipendio basso, sottratti alle normali funzioni di tutela dell’ordine pubblico? Quando succederà qualcosa di grave, chi darà una spiegazione ai loro famigliari? Renzi con un tweet o Alfano con una dichiarazione in qualche talk show? Cosa aspetta questo governo a dare un taglio a questa situazione assurda che mette cittadini contro cittadini, poveri contro poveri? Pensiamo al caso di Quinto di Treviso o ai 200 profughi spediti in un unico posto nel Veronese o a quelli che rifiutandosi di fotosegnalarsi vagano per le nostre città. In alcuni casi potrebbero rappresentare un pericolo sanitario micidiale. Ma in Italia, come sempre, si aspetta di avere la notizia del morto per intervenire”. “E’ angosciante vedere come vengono lasciati soli i tutori dell’ordine da questo governo” dichiara oggi il senatore della Lega Nord vicentino Erika Stefani. “Il presunto caso di tbc verificatosi a Vicenza mostra come l’organizzazione improntata sia insufficiente a tutelare la popolazione. Siamo vicini ai poliziotti e ai carabinieri per il momento drammatico che stanno vivendo con le loro famiglie e ci auguriamo vada tutto per il meglio. Questo però deve servire da esempio e da monito per coloro che hanno preso la decisione di aprire le frontiere del nostro paese in modo così scellerato. Un caso simile si era già verificato a Brescia lo scorso anno e da allora nulla è cambiato. Non vengono fatti esami medici adeguati, i migranti si rifiutano di farsi fotosegnalare, figurarsi di farsi fare un prelievo. Masse di migranti vengono recapitate come pacchi postali in giro per l’Italia senza nessuna logica e nessun filtro. La gente è stanca, i poliziotti sono stanchi di assistere a queste spedizioni senza logica che vengono comunicate anche alle undici di sera alle varie Questure per il giorno dopo. A Vicenza sono addirittura arrivati poliziotti da Bologna per far da balia ai migranti che arrivano in pullman, le risorse sono scarse e dirette pessimamente da questo governo. E’ intollerabile come si stia affrontando l’emergenza immigrazione esponendo la popolazione e i suoi servitori a rischi di malattie che avevamo dimenticato. Credo che il ministro Alfano voglia trasformare le nostre Forze dell’Ordine nell’esercito di Franceschiello. Venga lui a fotosegnalarli e a prendersi le malattie! Faremo una interrogazione parlamentare al proposito, c’è il diritto di sapere, basta dilettantismo”. Nel frattempo, ieri pomeriggio sono arrivate altre persone. Quattro di nazionalità nigeriana (una famiglia con 2 bambini 1 anno e mezzo e uno di pochi mesi) 2 etiopi e 8 bengalesi, tutti fotosegnalati.

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