1 Aprile 2016 - 13.01

VICENZA – Panico in viale Milano: “E’ tornato Harzalli!”, ma è un sosia

harzalli

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Giovedì 31 marzo, ore 16.30. In viale Milano c’è agitazione. Qualcuno ha visto aggirarsi per la via l’incubo Harzalli, lo spacciatore tunisino 35 enne violento, che dopo anni di permanenza nella zona di via Firenze è stato espulso dall’Italia e rispedito in Tunisia assieme al fratello. Era diventato l’incubo dei commercianti e dei baristi della zona. Arrogante, violento, si comportava come un caporione, gestendo il mercato dello spaccio. In una delle ultime occasioni aveva anche estratto il pene davanti al proprietario dell’agenzia di assicurazioni di via Firenze dopo averlo insultato e minacciato. Alto, robustissimo quanto riconoscibilissimo, era stato denominato il “Gabibbo” o l'”Omino Michelin”.
A chiamare in questura è il titolare del bar Floria per primo: “Harzalli è tornato in viale Milano e via Firenze, porta con sé un trolley”. Poi altre segnalazioni. Harzalli è tornato. La polizia si mobilita e mette in campo volanti e squadra mobile per rintracciare l’individuo vestito di verde con cappellino da giullare. L’assessore alla sicurezza Dario Rotondi, quando viene informato della segnalazione diventa molto nervoso: “Inaccettabile” avrebbe detto.
Scatta così la caccia all’uomo espulso che non può stare nel territorio nazionale. Potrebbe essere rientrato con i barconi o, cosa ancor più grave, con un documento falso. Stamane la svolta. Un agente di polizia finalmente individua l’uomo della segnalazione. Corrisponde alla descrizione. Corporatura robusta, cappellino curioso da giullare e vestito di verde. E’ seduto a Campo Marzo. Viene fermato e appare subito chiaro alla polizia che non si tratta di Harzalli, ma di un altro tunisino che cade letteralmente dalle nuvole. “Io Harzalli? No! Non sono io. Conosco Harzalli, è cattivo, violento”. In realtà si trattava di Mohamed Bingmila, 25 enne in Italia con un permesso di soggiorno per motivi umanitari rilasciato a Siracusa. Incensurato. E’ già stato più volte segnalato a Vicenza ma è pulito. Nessun reato. Viene descritto come un bonaccione, pacifico. Portato in questura ribadisce di non essere Harzalli e per gli agenti di polizia, che conoscono bene il criminale espulso, si crea una situazione da pesce d’aprile e un po’ tutti la prendono sul ridere, considerando anche l’abbigliamento curioso di Bingmila. Bingbila dice anche: “Harzalli ha le braccia piene di tagli, io ho solo il tatuaggio con il nome di mia mamma”.

Nella zona di viale Milano era molto noto, soprannominato anche “Uomo Michelin” o “Gabibbo” dai residenti per la sua stazza e le sue movenze. Mohamed Harzalli (riconosciuto dal consolato tunisino in Italia come Harzeli Mohamed Aymen) di 34 anni è stato oggi espulso dal territorio italiano, grazie ad un lavoro certosino della questura di Vicenza che ha fatto in modo che fosse eliminato via via ogni ostacolo all’allontanamento dal territorio nazionale di un individuo definito come violento, arrogante e pericoloso con un poco invidiabile curriculum fatto di reati. Si tratta di un noto spacciatore che imperversava nelle zone di Viale Milano, via Firenze, via Torino e Piazzale Bologna. Capo carismatico e capobanda di un gruppo di spacciatori tunisini. Harzalli conosceva addirittura i turni dei poliziotti e sapeva quali lo avrebbero controllato sicuramente. Una volta urlò ad un agente: “Tu fai il poliziotto, io lo spacciatore, vediamo chi va avanti di più…”. In un’altra occasione fermò dei finanzieri in borghese facendo loro segno di entrare nel kebab dove si trovava con l’intento di vendergli droga. E’ descritto come pericoloso, violento, arrogante, autolesionista, temuto, odiato, cattivo e prepotente

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Testata Street Tg Autorizzazione: Tribunale Di Vicenza N. 1286 Del 24 Aprile 2013

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