14 Giugno 2016 - 17.56

VICENZA e il ‘marchio’ Unesco, al via uno studio del Comune

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L’invito alla commissione di esperti internazionali di effettuare a spese del Comune di Vicenza una missione in territorio vicentino per vedere da vicino come stanno le cose e lo stanziamento di ben 63 mila euro per la redazione, ad opera di un soggetto terzo, della Heritage Impact Assessment (HIA), cioè della valutazione di impatto sul patrimonio Unesco. Passa da queste due significative azioni, deliberate oggi dalla giunta comunale su proposta del vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci, la risposta del Comune di Vicenza alla richiesta di chiarimenti mossa da Icomos, braccio operativo di Unesco, sullo stato di salute dello straordinario sito seriale costituito da ville, monumenti e paesaggi palladiani, dichiarato nel 1994 bene dell’umanità.

Com’è noto, a fronte di una serie di denunce partite da associazioni del territorio che hanno messo in dubbio che Vicenza meriti ancora di fregiarsi del titolo di città Unesco, ICOMOS ha chiesto chiarimenti al Comune in relazione al potenziale impatto sul sito vicentino di tre vicende: la base Del Din, il complesso di Borgo Berga e il futuro passaggio della linea di alta velocità alta capacità.

“E’ evidente – ha detto il vicesindaco illustrando le azioni deliberate dalla giunta – che a Icomos non interessa se due di queste si siano determinate sostanzialmente in presenza di un’amministrazione diversa dall’attuale, né che il motivo di preoccupazione dato dalla terza vicenda sia già completamente decaduto con l’abbandono dell’ipotesi del tunnel sotto a villa Valmarana ai Nani, né, infine, che si tratti di realizzazioni di interesse ben superiore a quello cittadino. A Icomos, comprensibilmente, importa verificare se la città abbia raggiunto, per accumulo di questioni, una soglia di possibile criticità per i beni Unesco. Siamo a totale disposizione perché si effettuino tutti gli approfondimenti del caso, così come siamo pronti a illustrare il lavoro straordinario fatto dalla città in tema di recupero e tutela del patrimonio palladiano: azioni importanti che non sono certo segnale né di incuria, né di degenerazione nella tutela e nella valorizzazione di beni giustamente dichiarati patrimonio dell’umanità”.

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