27 Marzo 2018 - 16.35

VICENZA – Laura Lattes, donazione di lettere e fotografie

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E’ stata firmata il 22 marzo scorso la convenzione di una nuova donazione di carte e foto di Laura Lattes alla Biblioteca Bertoliana. Giovanna Dalla Pozza Peruffo, sua allieva ed amica, a 40 anni dalla scomparsa della scrittrice mancata nel 1978, ha voluto arricchire il fondo “Laura Lattes” della Biblioteca Bertoliana di un fascicolo di 34 lettere e di 35 fotografie. Il carteggio comprende le missive inviate alla Lattes a metà degli anni ’10 del Novecento dal bibliotecario Sebastiano Rumor, suo lume tutelare e sostenitore, ricche di preziosi consigli e di incoraggiamenti verso l’allora ventenne studentessa universitaria. Sono poi presenti due lettere di Aurelio Peretti, futuro docente di letteratura greca all’Università di Pisa, tre di Domenico Bortolan e una di Secondo Piovesan e dello scultore torinese Edoardo Rubino. Tra le foto spiccano delle istantanea di una giovanissima Lattes a Parigi, immagini con il marito Tiberio Tonolli – in una delle quali ritratti in motocicletta – , foto di scuola. Laura Lattes, nata a Venezia nel 1893 da famiglia ebrea, si trasferisce nell’adolescenza a Vicenza, città eletta a patria adottiva. Qui ha luogo la sua formazione. Intrattiene rapporti di amicizia con personalità del mondo della cultura e dell’arte locali, fra tutti Eurialo De Michelis.
Dopo aver viaggiato per qualche anno in Italia, prima per conseguire la laurea poi come insegnante, nel 1934 ritorna a Vicenza, vincitrice della cattedra di italiano all’Istituto magistrale “Don Giuseppe Fogazzaro”. Nel 1938, a seguito delle leggi razziali, non può più proseguire nell’insegnamento e viene espulsa dall’Istituto. Dopo l’8 settembre 1943 iniziano le persecuzioni contro gli ebrei: per la professoressa Lattes, protetta da tanti amici, iniziano due anni di nascondigli, spostamenti e isolamento. Aiutata dalla famiglia Chilesotti di Thiene, vive per circa un anno nel loro appartamento a Padova, poi presso un istituto di suore dorotee a Venezia, che la tengono nascosta fino alla liberazione. Successivamente viene reintegrata nel suo ruolo di insegnante, a Trento. Sposatasi con il pianista Tiberio Tonolli, nel 1947 torna a Vicenza e riprende a insegnare all’Istituto Fogazzaro. Scrive numerosi testi didattici per le scuole. Si dedica anche alla scrittura di racconti, fiabe e romanzi, raccolti nei volumi Lo specchio magico, Storie di Dodo, Leonardo e Storie di Mirella, il suo libro più conosciuto. Muore a Vicenza il 5 giugno 1978. Le sue carte sono conservate in Bertoliana all’interno del Fondo “Archivio degli scrittori vicentini del Novecento”.

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