VICENZA – Bar e incubo-anziana: di mezzo anche i giocatori del Vicenza, limite quasi raggiunto

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Torniamo sul caso dell’anziana di Contrà Pescherie Vecchie a Vicenza (G.S. di 80 anni) che quotidianamente allerta la polizia per protestare contro i bar del centro. Ieri serata particolarmente movimentata nella quale la questura è stata chiamata per ben cinque volte dopo mezzanotte. Il raggio d’azione della donna ora si estende anche al Bar Borsa, oltre che ai già citati Ovosodo e Due Calici.
Prima chiamata alle 00.15 perché dal noto bar sotto la Basilica proveniva musica ad alto volume. La polizia è arrivata sul posto verificando come il titolare avesse diritto di tenere musica nel locale fino alle 00.30, con l’obbligo di spegnerla all’orario limite, cosa che ha fatto regolarmente.
All’1.00 seconda chiamata perché musica ad alto volume, secondo la donna, proveniva dall’Ovosodo e dai Due Calici. La polizia è intervenuta nuovamente. Nella piazzetta vi erano alcuni avventori e la musica era spenta. Stessa cosa all’1.30. Questa volta fra gli avventori presenti nella piazza vi erano anche alcuni calciatori del Vicenza Calcio che avevano deciso di farsi quattro passi in centro.
Altre due chiamate. Le prima alle 2.00 perché dalla piazzetta proveniva fracasso. I titolari stavano rimettendo a posto e facendo pulizia.
Alle 2.20 altra chiamata perché vi erano delle persone che sostavano e chiacchieravano ad alta voce. La polizia ha controllato e non vi era più nessuno.
A quel punto gli agenti, probabilmente esausti (nota del redattore) hanno deciso di andare di loro iniziativa sul posto alle 3.00 per controllare sia la piazzetta che la signora. Hanno suonato al campanello di G.S. ed hanno notato che stava ascoltando la televisione ad altissimo volume. L’anziana si è rifiutata di fornire i documenti agli agenti, non fidandosi.
Non è escluso che vengano presi provvedimenti rivolti alla donna. Si ipotizza anche una segnalazione ai servizi sociali.
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