13 Giugno 2022 - 9.34

VENETO – Raffica di interventi in montagna e collina: un morto e diversi feriti

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Durante il weekend il Soccorso Alpino è stato particolarmente impegnato in montagna. Molti gli escursionisti che hanno deciso di passare una giornata in montagna e collina e molti gli infortuni, uno dei quali mortale.

DOMENICA – Alle 15.30 circa una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore è stata inviata dalla Centrale del 118 lungo il sentiero Damos, a Valle di Cadore, per un ciclista caduto con la mountain bike. A.P., 30 anni, di Calalzo di Cadore (BL), che aveva riportato la sospetta frattura di una clavicola, è stato raggiunto dai soccorritori, avvicinatisi in jeep per poi proseguire a piedi nell’ultimo tratto. L’infortunato è stato imbarellato, trasportato al mezzo e quindi all’ospedale di Pieve di Cadore.

Verso le 16 il Soccorso alpino di Feltre è invece intervenuto a Sovramonte, nel Vallone d’Aune, sopra l’abitato, per un pilota di parapendio che, chiusasi all’improvviso la vela era riuscito ad arrivare a terra, ma si era fatto male alla schiena. Arrivati sul posto, malgrado le difficoltà dovute all’impossobilità di comunicare via cellulare e via radio per assenza di copertura, i soccorritori hanno prestato prima assistenza a N.F., 41 anni, di Mussolente (VI), poi affidato alle cure dall’equipe medica dell’elicottero di Treviso emergenza, che lo ha imbarcato e trasportato all’ospedale di Treviso.

Attorno alle 10.20 il Soccorso alpino di Padova è stato attivato dalla Centrale del Suem, per un’escursionista che si era fatta male, cadendo lungo il Sentiero degli alpini. S.Z., 57 anni, di Selvazzano Dentro (PD), era salita in compagnia dal Passo delle Fiorine e stava camminando in direzione di Rovolon, quando era caduta riportando un sospetto trauma a caviglia e ginocchio. Sono quindi partiti sette soccorritori, tre dei quali sono poi stati dirottati su un secondo intervento. In quattro, dopo aver immobilizzato la gamba alla donna, la hanno imbarellata e trasportata a spalla per circa un’ora e mezzo, assicurando la barella con la corda nei tratti più impegnativi. Una volta arrivati al Passo del Cemento, i soccorritori hanno affidato l’infortunata all’ambulanza partita in direzione dell’ospedale di Abano Terme.

La seconda squadra si è invece portata sopra la falesia del Sasso delle eriche, per un escursionista colto da malore, dopo essere salito da Villa con un amico lungo il sentiero. W.B., 51 anni, di Abano Terme (PD), che lamentava dolori addominali e spossatezza, è stato raggiunto dai soccorritori che gli hanno dato prima assistenza, affiancati poi dal tecnico di elisoccorso dell’elicottero di Verona emergenza, sbarcato in hovering nelle vicinanze. L’escursionista è stato quindi spostato di una decina di metri, rispetto al luogo ombreggiato dagli alberi in cui aveva trovato ristoro, ed è stato issato a bordo con il verricello. Dopo una verifica delle sue condizioni da parte dall’equipe medica, è stato quindi affidato a un’ambulanza partita da Passo delle Fiorine verso l’ospedale di Abano.

TURISTA MUORE DOPO UN MALORE

Esce per una passeggiata con il cane nell’ultimo giorno di vacanza e non rientra, un passante ne vede il corpo esanime in una scarpata e lancia l’allarme. Attorno alle 10.15 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Verona, a seguito della segnalazione di una persona che, imbattutasi in un cane solo lungo una strada forestale, aveva poi visto il corpo immobile di un uomo sotto il ciglio. È stato quasi sicuramente un malore a causare la morte di un turista tedesco di 85 anni, in villeggiatura con la moglie a Costermano, che in mattinata si era allontanato nei dintorni dell’albergo per una passeggiata. Una squadra è scesa un paio di metri nella scarpata e, dopo aver ricevuto dalla magistratura il nulla osta per la rimozione, ha imbarellato la salma, l’ha trasportata sulla strada e da lì per 200 metri fino ai mezzi, dove è arrivato il carro funebre. Sul posto anche l’ambulanza della Croce Rossa e i Carabinieri di Costermano.

SABATO

Partiti da Laggio per un giro attraversando la forra dei Romotoi, nonni di 83 e 78 anni e nipotina di 11 anni, di Auronzo di Cadore (BL), dopo esserne usciti hanno proseguito verso Pian de Stabie, per continuare la camminata. Trovando particolare difficoltà, schianti a terra e il sentiero mal segnalato, hanno chiesto aiuto verso le 17.20. Messa in contatto con il Soccorso alpino del Centro Cadore, la coppia ha spiegato il cammino fatto, dando delle indicazioni visive. Le squadre sono quindi partite assieme al Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo, hanno risalito il sentiero 358, l’ultimo riferimento certo, e li hanno raggiunti verso le 19. Con loro, percorrendo a ritroso la traccia sono poi rientrati a Laggio, accompagnandoli alla loro macchina. L’intervento si è concluso verso le 21.

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