10 Ottobre 2017 - 10.07

VENETO – In calo la radioattività

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I dati del fine settimana e di oggi confermano per il Veneto una netta diminuzione della radioattività registrata la scorsa settimana. Le stazioni di controllo della radioattività in aria delle sedi di Verona, Vicenza e Belluno di ARPAV avevano registrato, nell’attività di campionamento del particolato atmosferico, a partire dallo scorso 29 settembre tracce del radionuclide Ru-106. Si conferma che i livelli sono sempre stati estremamente bassi e non destavano alcuna preoccupazione sotto il profilo sanitario e ambientale. Non si conoscono tuttora le origini del fenomeno.

Notizia del 6 ottobre
Le stazioni di controllo della radioattività in aria delle sedi di Verona, Vicenza e Belluno di ARPAV hanno registrato nei giorni scorsi, nella loro attività di campionamento del particolato atmosferico, tracce del radionuclide Ru-106.
Questa presenza è stata confermata anche nel campione raccolto tra il 4 e il 5 ottobre, con valori che tuttavia risultano inferiori a quelli dei giorni precedenti.
La presenza di Ru-106 in aria è stata evidenziata anche da altri laboratori del nord Italia e di alcuni Paesi europei quali Austria e Svizzera.
I livelli documentati, come già ribadito, sono estremamente bassi e non destano alcuna preoccupazione sotto il profilo sanitario e ambientale.
ARPAV nel prosieguo della propria attività di monitoraggio fornirà un aggiornamento della situazione all’inizio della prossima settimana, salvo eventuali significative variazioni dei dati che verranno prontamente comunicate.
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e gli omologhi referenti europei stanno cercando di identificare l’origine del fenomeno.

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