8 Aprile 2016 - 16.23

STUDENTI VICENTINI: “Non vivrei mai ad Arzignano, Alte, Valdagno, Schio, Noventa, etc…”

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di Anna Van Der Woodsen (Liceo Quadri)

Giunge un’età in cui, a causa degli studi o del lavoro, si è costretti a trasferirsi e comprare casa. I prossimi che, probabilmente fra qualche anno, dovranno compiere questo passo cosi importante per la propria indipendenza, sono i giovani che oggi hanno tra i 17 e 25 anni. Ma quali sono le loro preferenze? Meglio la città di Vicenza o la provincia? Soprattutto, dove non abiterebbero mai? Le risposte sono meno scontate e ovvie di quello che si potrebbe pensare.
Questo è quello che è emerso da un sondaggio fatto a un ampio campione di ragazzi proprio tra i 17 e 20 anni.
A stupire è soprattutto il rifiuto, da parte di molti giovani, nel comprare un ipotetica casa a Vicenza, soprattutto per quanto riguarda, a larghe maniche, le zone di Mercato Nuovo, viale Verona, Milano, Firenze e San Pio X. Si potrebbe immaginare, infatti, che una casa nel centro di Vicenza vicina ai soliti luoghi d’incontro con gli amici, ai supermercati, da cui tutto sarebbe raggiungibile a piedi, sia il sogno di molti, specialmente per chi ha abitato una vita in provincia. Invece no. Dall’inchiesta è emerso che, sia chi risiede in centro sia chi vive in provincia, non vorrebbe mai abitare a Vicenza. I motivi sono li stessi per tutte le zone sopra citate: poca sicurezza infatti “più stai li e più il rischio di morire ammazzato aumenta” afferma un ragazzo, quartieri dispersivi, “centrini” come vicini di casa e, per una città così piccola, troppo traffico.
Vicenza quindi non è nella lista dei possibili luoghi in cui comprare casa. Rimane però tutta la provincia di Vicenza tra cui scegliere.
Molte zone della provincia non sono poi viste di buon occhio dai liceali vicentini. Per esempio la ricca e bella Arzignano che, però, ha un difetto nell’immaginario comune. Il problema principale riscontrato è l’alta concentrazione di fabbriche, soprattutto concerie, che provoca inquinamento, una società costruita ad hoc per gli industriali ma specialmente il cattivo odore. Gli arzignanesi ribattono che non è così sgradevole come si crede, anzi dopo poco tempo ci si fa l’abitudine e il paese è ben strutturato e offre molti locali per i ragazzi. Per i nasi raffinati dei giovani d’oggi, però, questo è un vero e proprio fastidio, cui non si può non tenere conto. Arzignano è stata la risposta data da più della metà dei ragazzi alla domanda: “in che zona della provincia di Vicenza non vorresti mai vivere?”.
Altre opinioni condivise riguardano: Alte Ceccato, considerato un posto poco sicuro anche per l’alta concentrazione di residenti stranieri e per la statale frequentata da signorine che esercitano il mestiere più vecchio del mondo. Camisano che per alcuni non infonde la sensazione di essere un posto tranquillo e ben frequentato, per altri invece sarebbe un’ottima opzione grazie ai numerosi negozi che offre. Il punto debole di Nove invece sarebbe la strutturazione e l’architettura della piazza e delle case, che lo rendono un paese non armonioso dal punto di vista estetico, al contrario delle bellissime ceramiche che si producono li. Per Rettorgole la preoccupazione maggiore è la pioggia: molti infatti non ci vivrebbero perché si dice che quando piove il rischio di alluvione è alto.
Alcuni giovani hanno però sottolineato che “l’importante non è il posto ma le persone”, l’architettura, i negozi che ci sono contano molto meno rispetto al vicino di casa che ti potresti ritrovare. Per questo motivo alcuni non sceglierebbero mai di risiedere a Grisignano e Thiene proprio perché, secondo il loro punto di vista, molti degli abitanti hanno un comportamento scortese, “se la tirano troppo” e sono litigiosi. Quindi “è meglio evitare di abitarci per non diventare così”.
Altro gruppo di paesini sfortunati per quanto riguarda il possibile acquisto di case sono tutte quelle località come Gambugliano, Ignago, Piovene Rocchette, Valli del Pasubio. Molto suggestive per il paesaggio che si può scorgere, ottime per fare una passeggiata e un pic-nic in compagnia di buoni amici, ma che purtroppo restano sconosciuti a molti perché piccoli e con pochi abitanti, sono sperduti in mezzo al niente per questo scomodi per raggiungere qualsiasi altro luogo. A causa di ciò i giovani non li sceglierebbero come possibile residenza pe la difficoltà di crearsi una vita sociale.

Menzione a parte poi per il Basso Vicentino, una sorta di terra di mezzo per molti studenti vicentini di città, che non hanno mai avuto il piacere di mettere piede a Noventa o a Lonigo, ma che a dire il vero, spesso non si sono mossi da San Lazzaro a San Pio X o viceversa. Viene considerata come una zona lontana e priva di servizi. E gli studenti della bassa replicano con altrettanto snobbismo che per loro “Vicenza è un paesetto” e preferiscono andare a divertirsi a Padova e Verona.
Naturalmente, come si è già potuto constatare, dal sondaggio non sono emerse verità indissolubili ma anzi soprattutto opinioni soggettive, che per alcuni potrebbero essere false o infondate, per altri invece veritiere. Anche se, inutile negarlo, ogni paese ha dei pregi e dei difetti e molte volte nel dare giudizi siamo influenzati da amici, dai ricordi e dalle persone che noi associamo a quel determinato posto. Ad esempio alcuni non vivrebbero mai a Valdagno perché, a loro parere, li sono tutti montanari oppure a Malo accento, diletto e intonazione sono orribili e sarebbe impensabile vivere circondati da persone che parlano in quel modo.
Dall’inchiesta sono affiorate anche le rivalità che esistono tra i paesi in provincia di Vicenza, soprattutto quelle sportive. A dimostrazione di ciò un ragazzo ha affermato che non vorrebbe mai risiedere a Schio perché, a suo parere, fa più freddo e piove molto di più che nel resto della provincia come ricorda il famoso proverbio popolare “Schio pisciatoio di Dio”. Approfondendo però non era questo il vero motivo dell’avversione verso il paese ma un “conto in sospeso” con dei ragazzi dopo una partita di basket, giocata addirittura 3 anni prima, per i troppi falli commessi e non puniti. Oppure, per un altro, a Caldogno tutti gli abitanti sono antipatici, invece, antipatici, erano solo i giocatori di calcio che avevano vinto, secondo lui, capitano della squadra che aveva perso, in modo sleale. Infine il classico per i tifosi più accaniti del Vicenza: impensabile sarebbe vivere in città vicine al confine con Verona, come Montebello, a causa dell’antica rivalità tra le due squadre di calcio.

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