1 Agosto 2023 - 15.37

Prezzo carburanti – I benzinai di Confcommercio: “Nessuna speculazione e il prezzo medio regionale è un boomerang”

Eugenio Volpato, presidente di Figisc-Confcommercio Vicenza e Veneto, spiega le dinamiche del mercato. E sul “cartello del prezzo medio regionale ribadisce:  “È un boomerang”

Negli ultimi giorni si è assistito ad un rincaro dei prezzi di benzina e gasolio che ha fatto ripartire, contestualmente, la polemica su ipotetiche speculazioni realizzate in piena stagione di vacanze. Ma Eugenio Volpato, presidente di Figisc-Confcommercio Vicenza, che guida anche la categoria dei benzinai a livello regionale, rimanda subito le accuse al mittente e spiega: “Le cause delle forti tensioni sui prezzi dei carburanti che si registrano in questo periodo non vanno cercate nella filiera italiana, ma sono effetto della situazione internazionale dei mercati. Come operatori – continua – stiamo assistendo ad una situazione congiunturale condizionata da più fattori: prima di tutto i tagli alla produzione decisi in un momento caratterizzato dall’aumento della domanda, che hanno fatto diminuire le scorte. A questo si aggiunge un gap nella lavorazione dei prodotti raffinati del 20 % rispetto alla domanda effettiva. Chiaro che questa situazione ha effetti sul prezzo alla pompa, come stiamo vedendo nel nostro Paese, ma in generale nel mondo intero. E questa è una situazione che i benzinai subiscono tanto quanto i consumatori, perché per noi il margine di guadagno è fisso e stabilito da accordi di categoria e non cambia al mutare del prezzo di vendita. Un prezzo, tra l’altro, ricordiamolo ancora una volta,  dove la componente fiscale pesa per oltre il 50%”.
La verità, dunque, è che questa tempesta dei prezzi nulla ha a che fare con manovre speculative in vista delle vacanze “e chi sostiene queste tesi – incalza il presidente Volpato – fa disinformazione sulle vere ragioni degli aumenti”.
A nulla poi, ne sono convinti i benzinai, servirà anche la norma, che ha i suoi effetti da oggi, di esporre nelle stazioni di rifornimento un cartello del prezzo medio regionale. “Non è certo lo strumento miracoloso che farebbe addirittura diminuire i prezzi come lo vogliono presentare – dice il presidente di Figisc Vicenza e Veneto –  perché non può certo incidere, ad esempio come in questo caso, sugli effetti di una tensione che ha motivazioni e diffusione internazionale. Anzi, il rischio è esattamente il contrario, ovvero l’effetto boomerang: è possibile, infatti, che i prezzi oggi più convenienti a livello locale tendano ad allinearsi ad un livello più alto indicato dal prezzo medio regionale, ottenendo esattamente l’effetto contrario a quello sperato. La stessa Antitrust, che si è pronunciata in merito, ha in sostanza riconosciuto che questa novità non apporta nulla di aggiuntivo o utile al consumatore, sviluppando, per contro, qualche effetto indesiderato”.
Senza obbligare i gestori ad aggiungere un altro cartello nella “selva” di quelli già esistenti, aumentando la confusione tra i clienti, bastava valorizzare l’Osservatorio Carburanti nazionale, “dove il consumatore – rileva Eugenio Volpato – può consultare i prezzi praticati da tutti gli impianti; uno strumento che, a nostro avviso, poteva essere implementato on line e pubblicizzato, ad esempio attraverso un QRcode, senza oberare i distributori di altre incombenze e burocrazia”.
Altro che cartello del prezzo medio! Per il presidente provinciale e regionale di Figisc-Confcommercio “la questione di fondo, da affrontare con urgenza e determinazione, è la riforma del settore. Obiettivi quali: recupero della legalità, per impedire pratiche disoneste che inficiano il mercato, e ripristino di un sistema regolatorio certo, sarebbero la miglior garanzia di prezzi dei carburanti equi e stabilmente contenuti”.

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