Incidenti sulle provinciali: manca l’illuminazione?

La sequenza di incidenti sulle strade provinciali di Vicenza non lascia spazio a troppi dubbi, qualcosa non va.
Dopo il tragico incidente del Melaro, dove persero la vita due 18enni, e i due incidenti di Montebello e Monteviale che hanno coinvolto una bambina di 9 anni e una ragazzina di 14, occorre fare luce, in tutti i sensi, sulle strade provinciali e la loro pericolosità.
Senza voler entrare nelle dinamiche degli incidenti e nelle responsabilità delle persone coinvolte che cambiano di caso in caso, non è difficile ipotizzare che la scarsa illuminazione delle strade provinciali possa fungere da aggravante per situazioni particolarmente rischiose.
Le normativa in materia prevedono che lungo una provinciale, l’illuminazione della strada sia obbligatoria solo nei centri abitati o nei pressi di curve particolarmente pericolose. La ratio da sempre utilizzata in materia si sostiene su due importanti pilastri: da un lato la necessaria sicurezza stradale, dall’altro la necessità degli enti pubblici di risparmiare energie e risorse in punti poco trafficati. Illuminare un intera provinciale, tutte le notti, come se fosse una normale strada di città risulterebbe un esborso di non poco rilievo, ma il risparmio vale la sicurezza dei cittadini?
La questione inevitabilmente finirà sul tavolo del sindaco Variati da poco eletto presidente della Provincia, perché se illuminare a giorno tutte le strade provinciali non si può, in qualche modo bisognerà intervenire.
Nel caso di Monteviale ad esempio, nel punto dell’impatto l’incrocio tra la strada provinciale e via Fornaci non è illuminato, ma nella zona ci abitano in tanti, nuovi insediamenti vicini a infrastrutture vecchie e quindi non illuminate.
Problema facile da risolvere con una nuova mappatura delle strade e dei lampioni in riferimento ai mutamenti che un territorio grande come il vicentino, inevitabilmente, produce.
Poz