3 Luglio 2023 - 11.13

Inaugurato il sentiero della Serenissima che collega il Veneto all’Austria

“Confini che uniscono”, è il motto ideale del Sentiero 1753, percorso inaugurato ufficialmente nel tratto tra il Passo Monte Croce Comelico, a Comelico Superiore (Belluno), e Kartitsch, in Austria, passando per Sesto Pusteria (Bolzano).


    Il tracciato, lungo 17 chilometri, è nato con il finanziamento del “Fondo per piccoli progetti” del programma Clld Dolomiti Live e dal programma Interreg V Italia-Austria 2014-2020, e ripercorre il confine tra Tirolo e Repubblica Serenissima di Venezia, tracciato appunto nel 1753.

Il progetto

L’Associazione Turistica di Sesto, il Comune di Kartitsch e il Comune di Comelico Superiore in sinergia hanno avviato un progetto pilota, finanziati dal “Fondi Piccoli progetti“ del programma CLLD Dolomiti Live. In collaborazione con tutti gli enti per la tutela dei beni culturali posti lungo il confine storico, ci si è posti l’obbiettivo di elaborare direttive comuni, volte alla tutela di questi monumenti e a raccontarne la storia di un confine che dalla cresta carnica al Lago di Garda porta le tracce di una storia di confini lunga più di 2000 anni.
Oltre 250 anni fa, l’imperatrice Maria Teresa e il doge di Venezia strinsero un patto che poneva fine agli eterni conflitti transfrontalieri tra il Tirolo e la città lagunare e tracciarono il confine attraverso l’uso dei monumenti ancora oggi visitabili.

Obiettivo del progetto è stato quello di riportare alla luce una parte di questa storia, restaurare i cippi di confine e renderli visitabili lungo un sentiero naturalistico. I cippi diventano, in tal modo, il fil rouge di un percorso alla scoperta di meraviglie naturali, come cascate, grotte di ghiaccio e acquitrini, e di un percorso che rivive la storia dall’antichità alle epoche recenti. Il sentiero inizia sulla cresta carnica, con vista sulle Dolomiti, e termina sulle rive del Lago di Garda.


    Prima della sua presentazione ufficiale il sentiero ha ottenuto la Bandiera verde di Legambiente per la sensibilizzazione delle comunità all’ambiente, e punta anche all’accessibilità: agli infopoint di Passo Monte Croce e di Kartitsch sono stati infatti installati dei pannelli illustrativi e degli specchi che, attraverso un gioco di riflessi, permettono di vedere “da valle” le cime dei monti e gli ultimi cippi di confine.
    In questo tratto erano presenti 24 cippi, dei quali 21 ancora oggi presenti e ben conservati. Il confine “disegnato” nel 1753 proseguiva fino al Lago di Garda, e il sogno dei partner del progetto è quello di poter continuare nella sistemazione del sentiero in tutta la sua interezza, circa 250 chilometri. Il Sentiero 1753 punta molto sul turismo storico, ambientale e sostenibile; in questo senso va la partecipazione al progetto dell’Associazione di promozione turistica di Sesto Pusteria.
    “Abbiamo lavorato – spiega Daniela Zambelli, presidente della cooperativa Lassu e coordinatrice del progetto assieme ad Arc-Team – su un confine storico, con una stratificazione che va dal periodo romano a quello della Grande Guerra, e lo abbiamo trasformato in un percorso culturale, dove il paesaggio diventa bene comune e condiviso. È stato un percorso lungo, che con diversi progetti ha attraversato 6-7 anni di lavoro e ha visto la partecipazione oltre che dei comuni anche delle realtà turistiche e delle Soprintendenze di Venezia, Bolzano e Trento”.
    (ANSA).

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