12 Agosto 2021 - 22.07

Giornata di fuoco per il Soccorso alpino: undici interventi nel solo pomeriggio

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Mentre Lucifero, l’ondata di caldo africano che sta colpendo tutta l’Italia, imperversa sulla Penisola, anche per il Soccorso alpino le giornate sono torride.

Alle 11.20, l’elicottero di Bolzano è volato a Casera Mondeval di Sopra, a San Vito di Cadore, dove un trentenne di Udine si è tagliato a una mano mentre faceva la legna. Atterrata nei pressi, l’equipe medica ha assistito l’infortunato per poi imbarcarlo e trasportarlo a Cortina.

Poco dopo, l’eliambulanza si è dovuta spostare lungo la Ferrata Dibona al Cristallo, per recuperare una coppia che aveva perso l’orientamento, finendo su un terreno insidioso a circa 2.600 metri di altitudine. I due, uno spagnolo di 30 anni e una rumena di 31, sono stati trasportati a valle dopo essere saliti sull’elicottero col verricello.

Il Soccorso alpino di Alleghe, invece, è dovuto intervenire due volte per soccorrere due ciclisti caduti mentre andavano con un mezzo a pedalata assistita. Il primo intervento alle 14.30, quando una squadra si è diretta sulla Pista Pian dei Sec, per una ciclista romana di 62 anni, finita per terra con la bicicletta. A quel punto, l’ambulanza si è fermata in zona per soccorrere un secondo ciclista, caduto procurandosi un trauma alla spalla sulla Silvopastorale che da Piezza porta ai Piani di Pezzè. I due sono stati portati all’ospedale di Agordo.

Ad ora di pranzo, l’elicottero del Suem di pieve di Cadore si è diretto alla base della parete della Croda da Lago, dove un alpinista bellunese di 40 anni ha riportato un trauma alla caviglia scalando.

Quindi, l’eliambulanza è intervenuta al Rifugio Settimo alpini, per un escursionista, C.F., 67 anni, di Venezia, colto da malore e accompagnato per accertamenti all’ospedale di Belluno.

Alle 13.30, un’escursionista di Arcade, in provincia di Treviso, è caduta facendosi male al ginocchio lungo il sentiero 215 del Sorapis. La donna è stata recuperata e portata all’aeroporto di Cortina.

L’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore invece ha preso di nuovo il volo per soccorrere una coppia di turisti milanesi, entrambi trentaquattrenni, che avevano perso la traccia arrivati a quota 2.850 metri sulla Ferrata della Cengia Veronesi, sulle Cime di Fanis. I due sono stati portati a valle.

L’elicottero è poi intervenuto sulla Cima Grande di Lavaredo, per aiutare un’alpinista ventitreeenne di Bolzano, caduta riportando un trauma alla spalla. La ragazza è stata portata all’ospedale di Cortina.

Proprio a Cortina, una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza è salita al Rifugio Cinque Torri per aiutare una trentenne di Pederobba (TV) colta da malessere. Successivamente, sempre il Sagf ha raggiunto a piedi due cinquantatreenni di Firenze, che avevano smarrito la traccia lungo il percorso 214.

Nel pomeriggio è toccato anche al Soccorso alpino di Schio attivarsi: un escursionista era infatti sparito dopo una camminata con un amico. I due, di 70 e 63 anni, di Montecchio Maggiore, avevano percorso la Strada delle Gallerie per poi percorrere il sentiero della Val Fontana d’oro. I due si erano attardati ed erano scesi dalla Val di Fieno, raggiungendo il Rifugio Balasso: allarme rientrato.

Infine, un turista veneziano di 65 anni è caduto lungo il sentiero 125 dell’Arnaiola. L’uomo è stato portato all’ospedale di belluno con sospetti traumi, uno cranico e al ginocchio.

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