ESCLUSIVO – LA CASA DELLA DROGA DI CHIAMPO (VIDEO)

L’operazione della Compagnia dei Carabinieri di Valdagno non ha eguali nel nostro Paese. Mai si era visto un intero edificio adibito alla produzione della marijuana. E’ accaduto a Chiampo in via Manzoni, zona residenziale a ridosso del centro, dove, in una casa diroccata, era stato allestito uno stabilimento di produzione di marijuana. L’operazione, ancora in corso, ha portato all’arresto di un cittadino bosniaco, irregolare in Italia, Davor Milovic, di 39 anni, considerato il ‘custode’ della casa. Ma sicuramente l’uomo è l’ultimo anello di una catena che vede coinvolti professionisti molto preparati. All’interno della casa, disposte su due piani, sono state trovate circa 1000 piante di marijuana in diverse fasi di crescita. Un intero ciclo di produzione che andava dalla semina all’essicazione delle foglie. All’interno della casa sono state scoperte stanze tappezzate di pannelli foto – termo riflettenti, collegate con impianti di ventilazione, umidificazione, riscaldamento ed irrigazione, dotate di timer che scandivano i periodi di illuminazione e riscaldamento, così garantendo le condizioni climatiche più favorevoli per la coltivazione delle piante. Le stanze erano saturate di piante di cannabis, suddivise per diversi stadi di crescita. Sono state rinvenute piantine appena seminate, altre di media crescita ed arbusti alti circa due metri pronti per essere lavorati. In un locale sotterraneo sono stati rinvenuti dieci chili di piante già poste ad essiccare, oltre a pacchi di marijuana già confezionati e pronti per essere venduti. Che vi siano dei professionisti alla base, il fatto che per la produzione fosse stato allestito un impianto di ‘pescaggio’ abusivo dell’energia elettrica dalla rete (circa 9.000 euro di energia elettrica mensili) e che la coltivazione fosse talmente raffinata da portare il ciclo delle piante da tre a due mesi. La casa risulta affittata regolarmente e sembra che il proprietario non fosse a conoscenza del suo utilizzo.