27 Maggio 2022 - 17.40

Ciclismo, tutti pazzi per le bici

Tutti pazzi per il ciclismo: dal Giro d’Italia ai progetti sostenibili cresce l’interesse verso le due ruoteIl Giro d’Italia è giunto alle battute conclusive e si prepara, domenica 29 maggio, all’epilogo trionfale nella suggestiva cornice dell’Arena di Verona. Un’edizione molto sentita, quella del 2022, a testimonianza del grande interesse dimostrato nei confronti di una disciplina che proprio nel biennio nero del Covid ha conosciuto un periodo di rinnovato splendore. Complice la pandemia molte persone hanno infatti riscoperto il piacere di fare attività all’aria aperta, cosa di cui hanno ovviamente beneficiato tutte le pratiche outdoorrunning e ciclismo in testa, appunto.

Confindustria Ancma (L’Associazione Ciclo Motociclo Accessori) ha diffuso i dati relativi al business delle bici nel 2021, dai quali emerge la sostanziale riprova dell’ottimo stato di salute del settore al netto di una leggera flessione fisiologica (-2%), con 1.975.000 di pezzi venduti contro gli oltre 2 milioni registrati nel 2020. Numeri incoraggianti, trainati soprattutto dalla “volata” delle e-bike (+5% sul 2020), la cui produzione è cresciuta del 25% e l’export addirittura del 56% (+21% per le “classiche” bicilette muscolari). L’e-bike, che per le sue caratteristiche consente di arrivare agevolmente in luoghi difficili da raggiungere con le normali biciclette muscolari, ha avuto dunque il merito di avvicinare al ciclismo anche una larga fetta di neofiti e curiosi, così come il Gravel. Il consumatore negli ultimi due anni, del resto, è cambiato, è meno concentrato sulla prestazione a favore della ricerca di un contatto più intimo e diretto con la natura e di ritmi meno forsennati che gli permettano di rilassarsi ammirando al contempo le bellezze del territorio. Ma se le biciclette continuano a essere un articolo molto richiesto, cosa succede nel mercato di abbigliamento e accessori? L’incremento va di pari passo? Assosport, che giovedì a Treviso ha premiato il vincitore della Maglia Ciclamino, fa il punto della situazione attraverso le voci delle sue associate, protagoniste al Giro con i loro prodotti, tra conferme e novità.

Il sentore comune degli imprenditori cristallizza l’immagine di un 2021 in crescita, al netto delle criticità legate all’eccesso di domanda e ai ritardi nelle forniture.  Con i dovuti distinguo, a seconda dell’azienda e della tipologia merceologica trattata, i mercati più promettenti restano quelli dove la cultura del ciclismo è particolarmente radicata e dove l’appeal del Made in Italy è più forte: Europa (in primis il Nord Europa), Nordamerica ed Emirati Arabi, con buoni segnali anche dall’Asia (soprattutto Cina, Corea e Giappone), che si sta rivelando un valido e promettente outsider.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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