VICENZA – Profughi dal Sudan: “Vogliamo tornare in Libia, ci hanno portato con la forza”, avviate pratiche espulsione

PER ESSERE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CRONACA DI VICENZA ISCRIVITI AL GRUPPO FACEBOOK: SEI DI VICENZA SE… CRONACA E SICUREZZA
In questura un caso simile non era ancora capitato. Stamane in viale Mazzini l’Ufficio Immigrazione è stato impegnato in una lunga querelle con alcuni migranti provenienti dalla Sicilia.
Sono infatti arrivati in mattinata da Trapani 12 profughi, 5 dal Gambia e 7 dal Sudan. Erano tutti stati fotosegnalati in Sicilia poco dopo lo sbarco ed erano stati smistati a Vicenza.
Il fotosegnalamento, secondo la Commissione di Dublino è il primo passo della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato politico e senza quel primo documenti i migranti diventano clandestini, rinunciando di fatto anche alle misure di accoglienza. Stamane i cinque gambiani si sono fatti fotosegnalare, ma i sette sudanesi si sono rifiutati.
In questura hanno spiegato loro l’importanza di tale procedura che, non solo serve per il riconoscimento, ma è indispensabile anche per poter spostarsi in Europa.
Il gruppetto di sudanesi ha risposto di voler tornare il Libia. “Non abbiamo intenzione di restare in Italia, vogliamo tornare in Nordafrica” hanno detto e, di fronte ai tentativi di spiegare loro la situazione, avvalendosi anche di due intermediatori di lingua araba, hanno aggiunto che non si fidano della polizia. Non solo hanno dichiarato di essere stati portati in Italia con la forza.
La questura, vista l’impossibilità di portare a termine la procedura, ha quindi avviato le pratiche per l’espulsione dal Paese, consegnando loro un’intimazione a lasciare il territorio nazionale entro 15 giorni. Sono poi andati via ed ora girano per il territorio da clandestini. Nel caso, scaduti i termini, venissero intercettati, verranno portati in maniera coattiva al CIE (Centro Identificazione profughi) per l’espulsione. Quando se ne sono andati, dopo essersi cambiati, hanno anche abbandonato il vestiario che gli era stato dato in Sicilia.
Ciò che non è chiaro è come possano aver cambiato idea da Trapani a Vicenza. Probabilmente sono stati informati da qualcuno che ha dato loro indicazioni comportarsi così. Un’altra ipotesi è che non siano le stesse persone fotosegnalate a Trapani oppure che ritengano, in questo modo, ovvero passando alla clandestinità, di potersi comunque muovere liberamente in Europa. Cosa non più possibile dopo l’irrigidimento delle misure di identificazione, smistamento e accoglimento.













