27 Febbraio 2014 - 11.52

Paolo Vivian (Confindustria) contro i servizi in house

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Savi Servizi Srl, azienda di Sandrigo (VI), già promotrice di un ricorso simile contro il Comune di Asiago, assistita dall’avv. Donatella Cerqueni di Bologna, ha notificato a tutti i 75 Comuni soci di Etra un ricorso amministrativo contro le decisioni assunte dai medesimi con il Verbale di Conferenza di Servizi dello scorso 23 dicembre 2013.

Con il citato atto è stata approvata una relazione tecnica mediante la quale i Comuni soci di Etra dimostrerebbero l’economicità dei servizi erogati attraverso “un’analisi di mercato del prezzo dei servizi svolti da Etra per i Comuni soci”, nonché la conferma dell’affidamento dei servizi di igiene urbana ad Etra fino all’anno 2033.

Di fatto, attraverso il mancato svolgimento delle obbligatorie procedure di affidamento dei servizi con gara pubblica, Etra si è assicurata il servizio di gestione dei rifiuti urbani dai Comuni soci per i prossimi 20 anni.

Con il ricorso l’Azienda intende dimostrare che la relazione presenta elementi di illegittimità di assoluta gravità, tra cui si evidenzia l’aspetto -a dir poco paradossale- che la sopracitata “analisi di mercato del prezzo dei servizi …” è stata elaborata da una società controllata da Etra stessa e non dai Comuni interessati, i quali la hanno ricevuta solo qualche ora prima della Conferenza dei servizi.

Il risultato è che la relazione dimostra l’esatto contrario, e cioè che Etra eroga i servizi ad un costo notevolmente maggiore rispetto la media del settore, costo che peraltro potrebbe anche aumentare sensibilmente in futuro visto che Etra non assume alcun impegno per i prossimi 20 anni.

Ho saputo che non siamo i soli ad aver presentato ricorso. Anche FISE Assoambiente, l’associazione che rappresenta a livello nazionale e comunitario in ambito Confindustria le imprese private che gestiscono servizi ambientali, ha deciso di contestare la decisione dei sindaci.

Voglio credere che i sindaci dei Comuni soci, molti dei quali in scadenza di mandato, non si siano resi conto che hanno firmato un contratto con Etra per i prossimi 20 anni, ad un costo assolutamente fuori mercato” sostiene l’ing. Paolo Vivian, a.d. di Savi Servizi. “L’unico vantaggio è di Etra, che in questo modo gode e godrà di un assoluto monopolio in un territorio noto per la grande capacità di fare impresa. E’ sufficiente andare nella limitrofa area della provincia di Padova, servita da un gruppo di aziende private individuate mediante gara ad evidenza pubblica indetta dal Consorzio Padova Sud, per verificare come il costo sia nettamente inferiore.

Ho un appello da fare agli Amministratori dei Comuni e lo faccio oltre che da imprenditore anche e soprattutto da cittadino: aprite gli occhi, siate più attenti: siete voi che dovete controllare le società pubbliche non il contrario.” prosegue Vivian.

La relazione indica per tutti i Comuni soci il prezzo medio dei servizi erogati da Etra in 95,19 €/abitante, ma ad ogni singolo Comune, ovviamente, deve interessare l’economicità della gestione del proprio servizio, non certo l’economicità della media delle gestioni di ETRA nei 75 Comuni da essa serviti. Ad esempio vi sono Comuni che hanno un costo di gran lunga superiore ai 95,19 €/abitante e non si comprende come abbiano potuto soltanto pensare di dimostrare l’economicità sulla base del prezzo medio dei comuni serviti da Etra.

Il tema degli affidamenti in House è sempre più al centro di un dibattito in cui anche di recente l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avuto più volte modo di ribadire che l’affidamento di un servizio pubblico mediante gara costituisce uno strumento essenziale per il corretto funzionamento del mercato e che le condizioni che consentono il ricorso all’affidamento diretto in deroga al principio generale dell’evidenza pubblica devono essere interpretate ed applicate in senso restrittivo.

Conclude Vivian “L’esito del ricorso che abbiamo presentato è importante ma non fondamentale in quanto quello che è avvenuto resta lo specchio fedele e amaro della nostra pubblica amministrazione. Spero che con la imminente costituzione dei Consigli di Bacino gli amministratori prendano coscienza della situazione e decidano in futuro nell’interesse reale, concreto e primario dei propri cittadini per garantire servizi di qualità a tariffe più contenute. Non certo per far sopravvivere un’Azienda pubblica che pur facendo la raccolta dei rifiuti ha in organico più impiegati che operai”.

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