Diffamata sui social, donna risarcita di 10 mila euro

Il Giornale di Vicenza riporta del risarcimento ottenuto da Flavia Rossato, giovane studentessa vicentina, per essere stata diffamata da nove persone, che saranno costrette a risarcirla per oltre 10 mila euro.
Il fatto era successo nel 2017, quando la ragazza aveva pubblicato un post su Facebook in cui ricordava il nonno e gli orrori della seconda guerra mondiale, raccontandone la storia di soldato deportato in Ungheria, per poi essere costretto a tornare a Vicenza a piedi, obbligato a mangiare gatti per sopravvivere. Tra i commenti però, alcune persone si erano scatenate: da un lato gli animalisti, indignati perché il nonno si era mangiato un gatto; dall’altra parte persone legate al mondo dell’estrema destra, che hanno accusato Flavia di essere “comunista”, rievocando la Liberazione.
Aiutata da suo cugino Antonio, Flavia ha poi individuato tutti i commenti da codice penale, sporgendo denuncia contro circa trenta persone. Alla fine, in questi giorni sono arrivati gli ultimi risarcimenti (alcuni avevano già effettuato la transazione in passato), con questi 10 mila euro.
Questi gli ultimi nove costretti a pagare: Marco Demonte (Vicenza), Enrico Foralosso (Schio), Daniela De Guio (Arzignano), Riccardo Morello (Verona), Gino Strazzabosco (Treviso), Martina Erika Costantini (Manerbio), Rocco Cespola (Taranto), Filippo Loverso (Brindisi) e Mariuccia Canevestrari (Massa Carrara).













