Pasqua e crisi: meno uova e colombe, più dolci fatti in casa

Il ‘faidate’, misura adottata da molti consumatori per far fronte alla crisi, tocca anche le festività. Avviene quindi che alcune tradizioni consolidate, come l’acquisto delle uova di cioccolato e le colombe pasquali, vengano scalfite dall’intraprendenza di casalinghe e non solo. Complice anche la viralità di trasmissioni televisive nelle quali pasticceri amatoriali si sfidano all’ultimo grammo di zucchero per realizzare i dolci migliori (p. es. BakeOffItalia, vedi foto). Un’indagine condotta dal Codacons sui consumi pasquali delle famiglie dimostra come la spesa alimentare sia sostanzialmente in linea con quella dello scorso anno, che complessivamente si aggirerà attorno al miliardo di euro.
Ma una lieve flessione si registra tuttavia per il comparto dei dolciumi. Uova di cioccolato e colombe faranno infatti registrare una contrazione dei consumi di circa il -2,5% rispetto al 2014, compensata però dall’incremento nella produzione di dolci fatti in casa.
Secondo le previsioni del Codacons, verranno vendute in questi giorni in Italia poco più di 31 milioni di uova di cioccolato e circa 26,5 milioni di confezioni di colombe, per un giro d’affari stimato in 400 milioni di euro.
“Gli italiani non rinunciano alla tradizione, e anche quest’anno sulle tavole non mancheranno i prodotti tipici della festività – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Nella pasqua 2015, inoltre, si consolida e cresce la tendenza a realizzare in casa i prodotti dolciari, rispolverando le ricette caratteristiche del territorio, un vero e proprio patrimonio alimentare che rende unica ogni regione d’Italia”.