21 Ottobre 2014 - 10.15

VicenzaPlaylist: un’aria che suona

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di Ilaria Rebecchi-

Vicenza tutta da scoprire nel suo caleidoscopico panorama musicale, al pari di quella vista nei profili monumentali di Palladiana bellezza e sul piatto di imprese e innovazioni, dalla moda all’enogastronomia.
E se da una parte i consolidati appuntamenti del Vicenza Jazz Festival e delle serate al Comunale la confermano tra le mete predilette per gli ascoltatori più ricercati, dall’altra c’è ancora chi sostiene che di musica in città se ne faccia e se ne ascolti poca, forse dimenticando l’ammontare settimanale di live locali e quello annuale con i piccoli e grandi festival e concorsi per emergenti.
E poi, diciamolo, ce ne è per tutti i gusti: spopola il rock, va detto, ma vanno forte anche l’elettronica, il pop, la classica, il jazz e la musica tradizionale, tra appassionati e virtuosi.
Ricordate l’etichetta discografica Cramps, nata a Milano da un’idea di Gianni Sassi, Franco Mamone e Sergio Albergoni nel 1972 con sede principale in quel di Altavilla Vicentina, e che dava spazio quelle realtà musicali che non lo trovavano nel panorama discografico nazionale, tra gruppi che a stento venivano capiti o ascoltati? Tanti i dischi pubblicati, da Battiato a John Cage, dagli Skiantos e agli Area con il loro primo (storico) “Arbeit Macht Frei” che fece conoscere l’etichetta anche per le grafiche delle copertine, oltre che per il ventaglio di generi che abbracciava, dal jazz-rock al prog fino ad alcuni cantautori come Camerini e Finardi.
Cramps: C=company, R=record, A=advertising, M=manegement, P=pubblicità, S=service.
Da Milano anche al vicentino, e oltre.
Il catalogo è passato nel 2013 alla Sony ma ricordo e storia permangono nella passione delle nuove leve (rock e non) che forse, respirando quest’aria, hanno assimilato il desiderio di suonare.
Tutti col desiderio di diventare grandi: chi può dire di non aver mai provato ad imbracciare uno strumento, o di non aver avuto almeno un amico o compagno di scuola che lo faceva?
Dj, musicisti, cantanti: siamo pronti per conoscervi.
E per tornare a Frank Zappa: “Senza la musica per decorarlo, il tempo sarebbe solo una noiosa sequela di scadenze produttive e di date in cui pagare le bollette”.

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