5 Maggio 2015 - 11.39

VICENZA – Macché bar fracassoni! Confcommercio: “Le multe sono poche!”

bar fracassoni vicenza

Aumentano notevolmente le multe ai locali del centro di Vicenza. La stampa locale ha riportato il forte aumento registrato nel 2014 con 36 sanzioni elevate ai gestori dei locali per il rumore prodotto nelle ore serali, contro le 22 dell’anno precedente. Non si tratta di multe ‘impossibili’. Solo 50 euro. Ma resta il fatto che la Polizia Locale sta intensificando l’azione di controllo a fronte delle richieste dei residenti di avere un po’ di calma in centro. Si apre quindi il dibattito. Meglio una città morta e vuota di sera o meglio una città rumorosa con i residenti costretti a sopportare un po’ di rumore. Abbiamo sentito la Confcommercio di Vicenza, rappresenta la quasi totalità dei pubblici esercizi in città e provincia, attraverso la sezione locale della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi). Premettiamo che sono circa 500 gli esercizi pubblici presenti in città e non esiste una vera e propria delibera in merito, solo un articolo del regolamento di polizia urbana e annona, che vieta rumori i rumori derivanti da attività o professioni nell´orario compreso tra le 23.30 e le 6 del mattino con deroga a mezzanotte per gli stand gastronomici. Dal Comune fanno sapere che non vi è alcun intento persecutorio verso questo o quel locale. Semplicemente si interviene su segnalazione dei cittadini che ritengono di essere disturbati dalla musica o dagli schiamazzi prodotti dagli avventori dei locali.
Confcommercio Vicenza Confcommercio e ha da sempre posto attenzione alla questione del rumore all’esterno dei locali, che possono arrecare disturbo alla quiete dei residenti.
“Anche alla luce dei dati sulle violazioni all’art. 91 del regolamento di polizia e annona del Comune di Vicenza, rilevate nel corso del 2014 -ci dice Ernesto Boschiero, direttore della Confcommercio di Vicenza- è evidente che non stiamo parlando di un fenomeno oggettivamente fuori controllo, bensì di numeri molto bassi rispetto a quelli di altre realtà : 36 infrazioni l’anno, in tutta la città. E’ chiaro che si dovrà agire per limitare sempre di più il fenomeno e lavorare ad una migliore convivenza tra i residenti e le attività di pubblico esercizio, in particolare quelle che nei mesi più caldi dell’anno utilizzano gli spazi esterni al locale, ma oltre a insistere sul dovere di rispettare le regole, si dovrà lavorare anche sugli aspetti della normale convivenza, che chiamano in causa anche i residenti. Dall’altra parte è evidente che le attività dei pubblici esercizi, proprio in quanto luoghi di convivialità, sono parte integrante della vita di una città e contribuiscono a delineare, soprattutto quanto utilizzano spazi esterni, una città più accogliente e vivace. Credo che Vicenza in tal senso, negli ultimi anni, sia notevolmente migliorata, offrendo soprattutto in centro storico, tanti spazi esterni a bar e ristoranti dove cittadini e turisti possono sostare e trascorrere il tempo ammirando la città. Il fenomeno delle situazioni di disturbo non è però aumentato in proporzione, rimanendo circoscritto ad alcune realtà, già note agli organi di controllo. Va detto infine che una recente sentenza della Cassazione penale, che si inserisce in una tendenza della giurisprudenza, circoscrive la responsabilità dell’esercente ai soli casi in cui lo stesso non si sia assolutamente attivato per impedire i comportamenti molesti dei propri clienti. Questo perché effettivamente il potere coercitivo dell’esercente nei confronti dei clienti al di fuori del locale è pressoché nullo in caso di rifiuto degli stessi a mantenere un comportamento silenzioso”.
Paolo Usinabia – redazione TViweb

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