VICENZA – Le dieci cose più odiate dagli studenti

…a cura dello studente qualunque (del Liceo Quadri)
Le dieci cose più odiate dagli studenti vicentini: un appello per avere aiuto e collaborazione al fine di ottenere una convivenza felice tra professori e alunni, tra compagni e… bidelle.
A chi non è mai successo di essere beccato da un professore nel bel mezzo della copiatura dei compiti? O di dormire solo due ore durante tutta la notte per studiare? Al di là del professore troppo esigente o carogna, e del brutto voto, quanti e quali sono gli aspetti più odiati da uno studente all’interno della sua vita scolastica?
1 Parlare male del professore ed avercelo dietro.
Quando sale l’incazzatura e qualche parola di troppo sbuca incontenibile, con offese leggermente meno garbate di “Birbantello” e “Birichino”, sembra davvero che la sfiga sia con noi. Professori, sempre nel momento sbagliato!
2 Poco preavviso.
Studio matto e disperatissimo andando avanti fino a notte fonda, giù di caffè e mezzo afterizzando, perché professori organizzatissimi all’ultimo minuto hanno voglia di rovinare le tue giornate e fissano interrogazioni e verifiche due giorni prima, magari con altri tremilacinquecento compiti lo stesso giorno.
3 Essere sgamati a copiare.
“Non combiniamo mai nulla di buono e costruttivo” nel nostro tempo libero, ma l’arte del copiare, ahimè, è tutt’altro che poco costruttiva. Ore ed ore per scovare nuove strategie di copiatura: bigliettini, telefoni, righelli, braccia, messaggi in codice, alfabeto muto. Queste sono solo alcune delle tecniche più utilizzate ed il genere di cose che salva la vita a metà degli studenti, anche se non sempre va a buon fine.
4 Alito pesante del compagno di banco.
Gomme da masticare, mentine, bevande zuccherate, tutto pur di salvare la propria mattinata da tanfo altrui o per evitare di rimanere cinque ore muti per paura di far svenire un compagno. Lavarsi i denti di prima mattina oppure rifornirsi di potenti pasticche alla menta, grazie!
5 Secchioni logorroici.
In ogni classe si incontra prima o poi: studente lecchino o molto studioso, che diventa ben presto il classico cocco della prof. Conquista il cuore dell’intero consiglio docenti e la disapprovazione dei compagni che non ne possono più di sentirlo parlare e compiacersi delle sue affermazioni da nerd.
6 Verifiche nel momento sbagliato.
Di lunedì si è ancora in hangover, di sabato si è già nel weekend, all’ultima ora i neuroni non rispondono. Questi sono i momenti in cui dovrebbero essere davvero abrogate totalmente le verifiche! Lanciamo un appello disperato ai docenti in cerca di comprensione!
7 Compiti durante le vacanze.
Vacanze sono vacanze, mettetevela via. Non si studia!
8 Lavagne illeggibili.
Professori che scrivono troppo piccolo o in maniera incomprensibile, compagni troppo alti a cui mozzeresti la testa per poter vedere alla lavagna. Queste sono il genere di cose per cui cominciano varie forme di danze tribali tra i banchi, scuotimenti di teste e strappi al collo.
9 Bagni che sono “cessi” a tutti gli effetti.
O c’è la fila, o manca la carta, o il sapone è finito, o c’è puzza, o non si tira l’acqua, o la porta non si chiude. Chiediamo pietà.
10 Essere i primi dell’elenco.
Si è sempre tra i primi ad essere interrogati ed una fonte di sofferenza per i ritardatari che immancabilmente vengono chiamati quando stanno correndo sudati verso la classe (stile 100 metri piani alle Olimpiadi). La fortuna è avere un cognome con la ‘Z’ anzi, è meglio vivere nel mezzo dell’alfabeto. La fantasia dei professori si limita a scegliere il primo o l’ultimo.













