28 Novembre 2017 - 15.46

SAREGO – “Il Prosecco è un territorio sostenibile”

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“La gestione del potenziale rappresentato dal Prosecco è fondamentale, ma ancor più lo è la sostenibilità non solo del settore vitivinicolo, ma dell’agricoltura in genere. E per realizzare ciò occorre una regia regionale, per mettere in atto una strategia condivisa sulla sostenibilità di tutte le produzioni, che trovi fondamento su due elementi: impatto con l’ambiente ed informazione al cittadino di ciò che gli agricoltori stanno facendo”. Con queste parole il presidente provinciale e regionale di Coldiretti, Martino Cerantola, è intervenuto ieri sera, davanti ad una platea di oltre trecento produttori, al convegno di approfondimento su gestione, sviluppo e prospettive della denominazione di origine Prosecco nei prossimi anni svoltosi a Meledo di Sarego ed organizzato dalla Coldiretti Zona di Lonigo. “Gestione del potenziale, sostenibilità ed accordo di filiera sono i tre elementi che per il Prosecco hanno contraddistinto il 2017. Dall’analisi dei dati è emerso un andamento crescente rispetto allo scorso anno di circa l’8% ed all’incremento di produzione corrisponde un’ancora maggiore crescita del valore del prodotto. Il prezzo delle uve, infatti, dal 2009 ad oggi è duplicato, mentre la quantità imbottigliata è quadruplicata” ha introdotto Stefano Zanette, presidente del Consorzio di tutela Prosecco Doc. Al di la di questi dati, però, ciò che è emerso dalla tavola rotonda condotta dal presidente Zanette, cui hanno preso parte Luciano Arimini, presidente di Cantine Vitevis e Pietro Zambon, presidente di Collis wine group Veneto è la forte volontà di puntare sulla sostenibilità e la corretta informazione del lavoro che i vitivinicoltori della zona stanno facendo. “La tutela della Doc è anzitutto tutela del suo territorio – sottolinea Zanette – con aziende ed indotto. Indispensabile, poi, è la crescente attenzione per l’ambiente maturata dagli agricoltori in genere, fondamentale per elevare la percezione e, di fatto, la qualità del prodotto. Osservando gli stessi vigneti, con la presenza di siepi e la salvaguardia degli alberi esistenti, questo messaggio è ancor più confermato con i fatti. Il messaggio, quindi, è chiaro: il Prosecco, prima di tutto è territorio”. Il presidente Arimini aggiunge: “stiamo andando verso l’autoregolamentazione e gli imprenditori stanno facendo grossi sforzi per la tutela del territorio e dell’ambiente. Quello che stiamo facendo, in definitiva, altro non è che la risposta concreta al volere dei cittadini”. Ma è indispensabile che tutto questo venga portato a conoscenza: “il problema che continuiamo ad avere non è tanto nell’operatività – conclude il presidente Zambon – quanto nel comunicare efficacemente il lavoro che stiamo svolgendo. In questo senso dobbiamo essere sempre più diretti e più vicini al cittadino, per trasmettere i nostri valori”.

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