29 Aprile 2015 - 9.41

REGIONALI – Toniolo: “Non si svendono le Terme di Recoaro”

CST 2015-02-9 COSTANTINO TONIOLO
“Nella legge che avevo proposto e che è stata approvata sulla chiusura di alcune società regionali improduttive, vi era l’intento di valorizzare, non di svendere le Terme di Recoaro. Così finalmente avverrà: la Giunta regionale oggi ha approvato una proposta su mio suggerimento”. Lo afferma il presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale del Veneto Costantino Toniolo (AP-NCD Veneto Autonomo) dopo aver appreso che palazzo Balbi ha approvato la prevalutazione di una proposta di adesione al fondo immobiliare ad apporto pubblico per la valorizzazione del termalismo veneto, e in particolare per il complesso termale di Recoaro.
“La legge per la chiusura delle società improduttive”, prosegue Toniolo, “ha obbligato la Giunta a prendere delle decisioni di fronte ad un continuo decadimento del complesso di Recoaro Terme”.
“Uno shock alla lunga positivo”, spiega Toniolo, ” che purtroppo ai più è risultato impopolare, che ha fatto barcollare un pochino l’esecutivo regionale, ma che ora comincia a dare i suoi frutti!”
“In politica, quando si fa l’amministratore, bisogna avere il coraggio di decidere”, spiega Toniolo, “l’immobilismo è sempre e comunque deleterio soprattutto quando di mezzo ci sono persone che lavorano, investimenti, fondi, aziende e forti perdite economiche che pagano di tasca loro tutti i cittadini veneti!”
Toniolo in questi ultimi mesi ha ascoltato le richieste del territorio, in particolare quelle formulate dai sindaci e soprattutto dal primo cittadino di Recoaro Terme Giovanni Ceola che nel pomeriggio si è detto soddisfatto per l’accoglimento delle richieste formulate dai comuni.
“In Regione sono arrivati nel 2014 un paio di documenti in cui i sindaci in rappresentanza della popolazione”, spiega Toniolo, “ci hanno chiesto espressamente di risolvere il problema delle terme che stanno andando in rovina, ripeto, non a causa della mia legge, ma a causa di gestioni scellerate e irresponsabili del passato!”
“Documenti che suggerivano alla Giunta di aderire tramite l’Anci e la Fondazione patrimonio comune al “progetto patrimonio comune”.
Un’iniziativa che vede la partecipazione di una merchant bank internazionale di consulenza specialistica in ambito immobiliare. Questa società ha proposto a gennaio in Regione un progetto di valorizzazione del settore del termalismo veneto. Ciò porterebbe alla costituzione di un fondo immobiliare di apporto pubblico.
“Ora gli uffici regionali dovranno valutare l’iniziativa nei dettagli”, spiega ancora Toniolo, “e la decisione sarà della prossima Giunta!”
“Per quanto mi riguarda è una vittoria”, con conclude Toniolo: “non si svende, non si chiude il presidio sanitario, ma si valorizza secondo le necessità dei comuni e dei cittadini dell’alta valle dell’Agno, rispettando le tasche di tutti i veneti che incolpevoli da anni erano costretti a pagare i debiti di una società che non funzionava!”

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA