27 Luglio 2016 - 16.27

NOVENTA VIC.NA – Imam espulso, Spigolon: “Un’ottima operazione, vuol dire che c’è controllo”

spigolon imam
(nella foto: il sindaco di Noventa Vicentina, Marcello Spigolon e l’abitazione di via Godicello dove risiedeva l’Imam dallo scorso anno)

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Abbiamo intervistato il sindaco di Noventa Vicentina, Marcello Spigolon, poco dopo la notizia dell’espulsione dell’Imam del centro culturale islamico di via delle Arti, il marocchino Mohammed Madad di 52 anni (vedi articolo).
“Questa operazione non può che rassicurarmi”, ci dice il primo cittadino noventano.

“Significa che il territorio, seppur Noventa non sia una grande città e possa essere considerata da alcuni periferica, è monitorato in modo eccellente. Per avviare un provvedimento di questo genere, molto grave ed importante, vuol dire che le forze di polizia avevano raccolto in maniera sufficiente e motivata tutte le informazioni necessarie”.
Sindaco, se l’aspettava?
“Non me l’aspettavo affatto. Al centro islamico di Noventa non hanno mai dato problemi. Da qualche tempo hanno cambiato sede passando da un appartamento a un capannone in zona artigianale ma con l’amministrazione hanno sempre avuto buoni rapporti. Il loro presidente ha sempre mantenuto un rapporto istituzionale corretto, dal semplice invio degli auguri durante le feste alla pronta comunicazione di ogni cambiamento nel centro”.
Si è parlato di un imam molto radicale e di una fascia di fedeli che lo appoggiava e lo difendeva, mentre altri criticavano i suoi metodi.
“Non potevamo conoscere la forte radicalizzazione. E’ difficile conoscere le dinamiche interne, soprattutto quelle dottrinali di un centro islamico se non si vive dall’interno. Correvano voci di qualche contrasto all’interno ma se ci pensiamo, anche nelle pastorali dei paesi vi sono contrasti, anche molto accesi”.
Non teme che  a Noventa vi siano alcuni fedeli molto radicali.
“Il timore c’è sempre. Un timore generale se vogliamo, perché non si sa mai quando, come e dove un fanatico può decidere di agire e ne sono esempio i recenti gravi attentati. Spesso ad agire sono persone ritenute insospettabili o moderate. So solo che questa operazione indica che il livello di attenzione è massimo, in tutto il territorio e che l’intelligence funziona”.

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