NOVENTA – AGUGLIARO: Muore improvvisamente il parroco don Giorgio Balbo

Le comunità di Noventa Vicentina, Saline ed Agugliaro sono scosse dall’improvvisa scomparsa del parroco, don Giorgio Balbo, che aveva da poco compiuto 67 anni (lo scorso 17 luglio) e da 7 anni era parroco dell’Unità Pastorale di Noventa Vicentina-Saline-Agugliaro. Don Balbo sarebbe stato stroncato da un malore improvviso, mentre si trovava in canonica e si accingeva ad entrare in chiesa. Sul posto è stata chiamata un’ambulanza del Suem 118, ma sono stati inutili i tentativi di rianimarlo.

Come scrive La Voce dei Berici, don Giorgio Balbo era stato ordinato prete nel 1983 ed era alla guida dell’Up di Noventa dal 2015 e dal 2021 era anche vicario del vicariato di Noventa Vicentina – Riviera Berica. “Era conosciuto e apprezzato anche per i suoi lavori sulla catechesi biblico – simbolica”.

Il sindaco di Noventa Mattia Veronese e quello di Agugliaro, Massimo Borghettini, hanno messaggi di cordoglio sui social una volta appresa la notizia:

Mattia Veronese: “Ho appreso con tristezza la notizia della prematura scomparsa del nostro Parroco, Don Giorgio Balbo. Profondamente scosso e addolorato mi stringo a tutta la comunità in questo momento di dolore.

Don Giorgio, da sette anni alla guida dell’unità pastorale di Noventa, Saline e Agugliaro, lascia un grande vuoto nelle nostre parrocchie e alle tante persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo lungo il suo cammino. Lo ringrazio per la sua attività pastorale e lo ricordo con affetto per la sua schiettezza e genuinità nei rapporti. Mancherà molto.

Buon viaggio caro Don Giorgio.”

Massimo Borghettini: “

Ho appreso la triste notizia della prematura scomparsa del nostro Parroco, Don Giorgio Balbo.

Sono scosso e mi unisco al dolore delle nostre comunità.

È arduo fare qualsiasi commento. Don Giorgio, una persona schietta e diretta, sia dall’altare che nei rapporti umani. Grande misura nelle parole e fermezza nella fede. Mancherà a me personalmente e tutti i suoi fedeli. Il sindaco Massimo Borghettini”