16 Giugno 2015 - 13.09

MATURITA’ 2015 – Notte prima degli esami, la Gelmini fa paura

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Ci siamo, domani, a quest’ora, gli studenti saranno sui banchi di scuola a terminare la prima prova degli esami di maturità. Una tappa della vita importantissima e ad alta tensione (forse, per chi l’ha già passata, anche più dei vari esami universitari o della discussione della tesi). Da quest’anno in particolare, sembra che gli esami diventino ancora più difficili, dato che le novità introdotte cinque anni fa dalla riforma Gelmini saranno “finalmente” (o meglio dire “per sfortuna”) attive.
Ma cosa cambia dalla vecchia maturità? I cambiamenti voluti dall’ex ministro Gelmini nel 2010 sono più d’uno. A partire dalla seconda prova, scelta in base all’indirizzo del liceo frequentato: al liceo scientifico e negli istituti tecnici, le materie tra la rosa ipotetica cambieranno e verrà privilegiata la problematizzazione. Studenti dubbiosi? Chiaro che sì, ma non solo. In alcuni casi anche gli insegnati non sono sicuri di come approcciarsi a questa nuova prova. Al liceo linguistico, intanto, basta scelta tra diverse lingue: solo inglese. Salvo il classico, che, come sempre, vedrà alternarsi un anno di latino ad un anno di greco.
Ansia da esami? L’incognita della terza prova non aiuta per niente. Quattro o cinque materie? Finora, la norma stabiliva che la terza prova dovesse essere costituita da un massimo di 5 materie, che poi, in pratica, diventavano sempre quattro. Ora, l’inserimento della quinta materia è diventato obbligatorio. La circolare è arrivata il 29 maggio, ma, i documenti dei consigli di classe sono stati redatti prima, il 15. E, se parlavano di quattro materie, lo facevano in buona fede. Gli studenti, del resto, sono stati preparati per affrontare il temuto quiz a quattro materie, non cinque. Cosa accadrà ora? La prova durerà di più? Qualcuno farà ricorso?
Le novità riguardo la prima prova, invece, non sembrano fare così tanta paura. Anzi, sembrano andare incontro ai maturandi: testi più snelli e tema storico che, per la prima volta, sarà accompagnato da un allegato. Un’altra bella novità riguarda le correzioni: la commissione, da quest’anno, potrà iniziare a correggere solo da dopo la consegna della terza prova (prima le tempistiche erano a discrezione dei commissari), lasciando così agli studenti uno o due giorni in più di respiro prima del colloquio orale.
Proprio l’esame orale, infine, è quello che spaventa maggiormente (ma non lo faceva già anche prima della riforma, forse?). Entrano in scena le Clil, le discipline non linguistiche studiate in lingua straniera. I commissari potranno fare delle domande in lingua straniera, in base al curriculum di studi e ai certificati di lingua ottenuti durante i cinque anni. Un’ultima menzione la merita anche la famigerata tesina, che, per fortuna, è cambiata in meglio: gli studenti che hanno aderito ad un progetto scuola-lavoro, infatti, potranno presentare una relazione sulle attività svolte durante il periodo di stage.
Cambiano le prove, ma la “Notte prima degli esami” non cambia mai. Questo anno scolastico saranno 490mila gli studenti che domani mattina risponderanno all’appello, ed intanto, questa sera, tutti su internet per il toto-tema. I siti che come ogni anno diffondono indiscrezioni (più o meno attendibili) sulle tracce si sono già dati da fare: finora gli argomenti più caldi sono l’Expo di Milano, l’Isis e il terrorismo islamico, l’integrazione e l’elezione del Presidente della Repubblica. Cosa sarà domani, poi, ce lo potranno dire solo i diretti interessati. Una sola cosa è certa: all’80% dei casi, quello che si dice su internet (e che non ci ha fatto dormire per tutta la notte per pensare già ad un ipotetico tema) si rivela poi una gigantesca bufala. Ai posteri l’ardua sentenza, intanto in bocca al lupo a tutti i maturandi.

G.M. – redazione Tviweb

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