29 Gennaio 2022 - 14.18

Mattarella Bis, ci siamo: i partiti lo rivogliono Presidente

Dopo le convulsioni, dopo le contorsioni, dopo gli equilibrismi senza rete cui i “grandi elettori”, che bivaccano da 6 giorni nei vicoli della “Roma del potere”, ci hanno costretto ad assistere, sembra che alla fine stia prevalendo la ragione.
Il “circo Barnum” della politica, dopo aver provato tutte le soluzioni possibili, dopo aver bruciato i nomi di persone degnissime, che non lo meritavano, in una sorta di gigantesco gioco dell’oca torna alla casella di partenza, a quel galantuomo di Sergio Mattarella che, partito in sordina sette anni fa, giorno dopo giorno ha saputo farsi apprezzare dagli italiani per il suo equilibrio, per la fermezza con cui ha saputo interpretare il ruolo assegnatogli di “garante della Costituzione”.
C’è un dato umano che a mio avviso non va trascurato.
Sergio Mattarella è un uomo anziano, che non ha mai nascosto la sua intenzione, forse il suo sogno, di dismettere la sua carica per dedicarsi ad altro, dopo una vita prestata alla politica, al diritto, e da ultimo al ruolo di Capo dello Stato, sicuramente non un’attività di tutto riposo.
Oltre a tutto non ha mai nascosto la sua convinzione, da giurista, che la Costituzione dovesse essere modificata, nel senso di vietare la rielezione del Presidente della Repubblica uscente.
Personalmente concordo con questa idea, caldeggiata a suo tempo anche da altri inquilini del Quirinale, perchè 14 anni sono tanti, forse troppi, ma è anche vero che ci sono momenti della storia, e questo è uno di quelli, in cui la politica non è in grado di svolgere a pieno la sua funzione, e di conseguenza per evitare pericolosi salti nel buio, è necessario affidarsi nuovamente a mani esperte, a uomini che hanno come unico obiettivo il bene del Paese.
Sergio Matterella è senza alcun dubbio uno di questi.
Presidente, mi dispiace che il suo sogno di uscire dai riflettori venga vanificata dall’incapacità dei Partiti di individuare un suo degno successore.
Ma l’Italia in questo momento ha bisogno di mani ferme, di uomini capaci e disinteressati, in grado di supplire all’evidente inconcludenza di una classe politica in stato comatoso, che in questi giorni ha mostrato il peggio di sé.
La pandemia non è finita, sull’Europa soffiano addirittura venti di guerra, è necessaria un’azione di Governo in grado di promuovere le riforme che l’Europa ci chiede per poter avere le risorse del Pnrr.
Non saranno anni facili, ma con lei al Quirinale, e Mario Draghi a Palazzo Chigi, l’orizzonte appare meno oscuro.
Formalmente in questo momento Sergio Mattarella non è ancora stato eletto dal Parlamento, e teoricamente potrebbe anche non accettare la designazione.
Ma per come lo abbiamo conosciuto in questi anni, e come testimonia la sua storia umana e politica, è un uomo dotato di grande senso civico, e non si sottrarrà certamente a quella missione che i francesi definiscono con l’espressione di “civil servant”.
Umberto Baldo

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA