9 Ottobre 2022 - 11.26

Ma la notte no!

Terzo turno sì. Terzo turno no. Terzo turno forse. Lo stop and go sul servizio di notte – in realtà fino alle 3 – della Polizia Municipale di Vicenza, con relative trattative tra sindaco e sindacati, e l’intervento in mediazione del Prefetto, sta diventando sempre meno interessante.

Anche per la cronaca, che, in sequenza, occupa sempre meno gli spazi dell’informazione. Uno spettacolo dell’assurdo di cui la città, che soffre il tema della sicurezza da troppo tempo, avrebbe fatto anche a meno. Tralasciamo il gioco delle parti della politica, dove i partiti non fanno il loro mestiere con una coralità imbarazzante, da una parte il silenzio – la maggioranza – dall’altra la minoranza che ha solo l’estro di attaccare il sindaco tralasciando il suo ruolo prioritario che dovrebbe essere quello di rappresentare i cittadini, soprattutto quelli che soffrono il problema della sicurezza. Invece mutismi a destra e sciacallaggio a sinistra. Eppure c’è ancora chi si interrogar sulle ragioni oscure dell’astensionismo ma se lo spettacolo è ”quest’acqua qua” come direbbe il Bersani di Crozza, è ovvio che votare non serve a niente.

Per tornare al turno di notte, a che punto della telenovela siamo? Partenza del terzo servizio rinviato di un mese, stato di agitazione sindacale sospeso, e va tutto bene madama la marchesa, in un mese ci metteremo d’accordo o male che vada andremo a ripetizioni di mediazione dal Prefetto, poi, si sa, in un mese magari riparte il Covid e cambia tutto, così continueremo a cantare la nostra canzone preferita, quella che ha animato l’estate dell’85 con la band di Arbore più fracassona che mai, ”ogni giorno è una lotta……ma la notte NO!”

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