14 Giugno 2023 - 12.41

Lega a congresso regionale il 24 giugno?

La data prevista dovrebbe essere il prossimo 24 giugno, il luogo probabile, Padova. Stiamo parlando del congresso regionale della Lega, quello più volte rinviato, accidentato, che ha fatto fiorire scontri e discussioni nei mesi scorsi tra espulsioni, contestazioni e contributi non pagati al partito di Alberto da Giussano, quello che, a oggi, dovrebbe vedere il duello finale tra il commissario uscente Alberto Stefani, deputato padovano e sindaco di Borgoricco, e l’assessore regionale Roberto Marcato, pure padovano e candidato naturale contro. Stefani rappresenta le nuove generazioni del Carroccio – ha solo 30 anni ma è alla seconda legislatura a Montecitorio -, Marcato, che di anni ne ha 55, da diverse legislature in Regione come assessore allo Sviluppo Economico, viene rappresentato come l’afiere dell’ ortodossia padana e il leader di una diffusa nostalgia per le origini del movimento.

Un’altra narrazione sui duellanti del Carroccio ha rappresentato i due padovani come l’espressione di una dicotomia tra Salviniani – Stefani – e Zaiani – Marcato -, ma anche questa rischia di essere una semplificazione perché nessuno dei due ha mai dichiarato apertamente un vero contrasto con il Ministro delle Infrastrutture o con il Presidente del Veneto. In realtà si tratta di dinamiche interne di leadership che hanno un contenuto più territoriale che generazionale o politico. E questo scontro dimostra una manovra in corso per portare a Padova la centralità del sistema Lega nel Veneto. Dopo Verona con Tosi, Treviso con Gobbo e poi Zaia, ora il baricentro potrebbe spostarsi nella città del Santo dove le personalità forti come Roberto Marcato e Alberto Stefani – che ha però accanto Massimo Bitonci – fanno fatica a trovare un accordo. Se non arrivano novità nei prossimi giorni, come ad esempio un accordo Stefani-Marcato per un congresso unitario, i delegati scelti dai congressi provinciali dei mesi scorsi, dovranno esprimersi tra le due opzioni, e contestualmente scegliere con una preferenza i membri dell’esecutivo che accompagneranno il nuovo segretario veneto nei prossimi anni. Anni importanti in cui ci saranno diversi test elettorali, a partire dall’anno prossimo con Europee, Provinciali e Comunali in gran parte del Veneto.

C’è anche un terzo candidato, al momento ancora in campo, che è Franco Manzato, un passato in Regione e in Parlamento, di recente inserito in mischia, trevisano vicino a Dimitri Coin e Gianpaolo Gobbo, critici con Zaia, e che sembra stiano dialogando fittamente anche con il deputato vicentino Erik Pretto. I bene informati raccontano che questo gruppo potrebbe confluire nel sostegno a Marcato e questo metterebbe a rischio il risultato di Stefani.

E Vicenza? Nella nostra provincia saranno una cinquantina i delegati al congresso regionale e le forze in campo sembra siano in leggero vantaggio per il deputato padovano, ma sarà alla conta che si vedrà esattamente come stanno le cose perchè anche dalle nostre parti vi sono almeno due aree che si misureranno sul futuro della governance regionale, quella che si riferisce a Roberto Ciambetti e Manuela Lanzarin, l’uno Presidente del Consiglio Regionale e l’altra potente assessore veneto a Sanità e Sociale, con il rinforzo di Erik Pretto, l’altra alla parlamentare Mara Bizzotto e al consigliere regionale Nicola Finco. Gli ultimi due da sempre schierati con Stefani, mentre gli altri dovrebbero sostenere Marcato.

Ultimo in ordine di apparizione, ma fondamentale nello scacchiere è Luca Zaia, che sta per il momento in disparte, ma che potrebbe risultare determinante nel risultato finale. Qualcuno addirittura sostiene che potrebbe scegliere la strada della continuità su Alberto Stefani, determinando così il suo successo.

Appuntamento a Padova il 24 giugno. Intanto in questi giorni dovrebbero partire le convocazioni per i delegati. E i telefoni del Carroccio veneto scottano.

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