15 Aprile 2021 - 12.03

Il Paese delle ‘bozze’: le ipotesi e le proposte sulle riaperture di quasi tutto anche in zona rossa

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Fra chi spinge per le riaperture e chi vuole tenere tutto chiuso il Paese è dilaniato da dibattiti su cosa, come e quando aprire. Fra le bozze che si succedono nelle ultime ore vengono accreditati alcuni possibili interventi. Ecco quali

Fra le proposte indicate dalle Regioni, guidate da qualche giorno dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, prima dell’incontro odierno con il Governo -scrive il Corriere- ci è quella di aprire ristoranti a pranzo e a cena come pure bar, pizzerie, trattorie, pub, pasticcerie, gelaterie e rosticcerie, anche nei territori nei quali persiste uno scenario epidemiologico ad alto rischio.

Vi sarebbero, nella bozza di proposta, tre capitoli: ristorazione, Palestre e piscine e Cinema e spettacoli dal vivo.

«In base all’evoluzione dello scenario epidemiologico — si legge nel testo — le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo».

REGIONI E SPOSTAMENTI – Si chiede autorizzazione a spostamento almeno tra regioni gialle anche perché alberghi e strutture ricettive rischiano il fallimento senza la possibilità di ricevere persone da fuori regione

RISTORANTI – Aprire anche in zone rosse con «con strategie di screening/testing» (misurazione della temperatura all’ingresso, divieto di assembramento davanti ai locali, ingresso su servizio prenotazione (non obbligatorio), consentendo l’accesso anche senza prenotazione nel caso in cui gli spazi lo consentano. Si punta sul distanziamento fra i tavoli (2 metri fra tavoli all’interno e almeno 1 metro all’esterno, mascherine per chi non è al tavolo, menu digitale o in stampa plastificata, disinfezione delle superfici dopo ogni servizio.

PALESTRE – Si chiede apertura anche con scenari ad alto rischio con ingessi pianificati e regolamentati per evitare assembramenti, con misurazione della temperatura corporea, spazi garantiti in spogliatoi e docce, disinfezione macchine palestra e apertura porte e finestre il più possibile.

PISCINE – Apertura piscine garantendo densità massima di 1 persona su 7mq di superficie. Nelle aree verdi e nelle aree solarium deve essere garantita una superficie di 10 mq per ogni ombrellone e la distanzia di 1 metro tra lettini e sdraio. Prima di entrare in vasca è obbligatoria la doccia saponata. E poi privilegio della prenotazione, segnaletica, etc…

CINEMA e SPETTACOLI – Si chiede riapertura anche con scenari ad alto rischio con screening/test. Distanza di almeno un metro tra gli utenti, conviventi esclusi. Da privilegiare accesso su prenotazione. Potrà essere rilevata la temperatura e vietato l’ingresso con febbre oltre 37,5. I posti a sedere vanno distanziati lasciando «almeno 1 metro» tra uno spettatore e l’altro «sia frontalmente che lateralmente» con mascherina obbligatoria. Facoltà di non usare la mascherina se vi sono almeno due metri fra persona e persona.

CONCERTI – Distanza di almeno un metro fra orchestrali e musicisti (distanza di 1,5 metri per strumenti a fiato)

TEATRO – Distanza nelle aree prova, trucco e laboratori sartoriali. No all’uso promiscuo di camerini. Uso mascherina quando non vi è distanza ineterpersonale fra artisti. uso dei guanti per manipolare oggetti di scena

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