GRISIGNANO – Femminicidio De Rossi, chiesto l’ergastolo per Davide Tomasi

Un delitto premeditato e compiuto con ferocia e freddezza: così si è consumato l’omicidio di Monica De Rossi, l’agente immobiliare uccisa con una coltellata alla schiena dal suo ex Davide Tomasi in una villetta in vendita a Poiana di Granfion, a Grisignano di Zocco nell’aprile 2016. E per questo ieri il pubblico ministero Claudia Brunino, al termine dell’udienza preliminare davanti al giudice Barbara Maria Trenti, ha chiesto l’ergastolo, contestando a Tomasi non solo la premeditazione, ma anche gli abietti e futili motivi nonché le molestie e il porto abusivo del coltello. Gli elementi raccolti a suo carico dagli inquirenti sono pesantissimi visto che l’uomo aveva pianificato l’incontro con la sua ex, portando con sé l’arma, un lungo coltello, e i farmaci potenzialmente letali da assumere successivamente: un omicidio-suicidio. Anche sul movente ci sono pochi dubbi: i rapporti tra i due, dopo il termine della relazione, erano rimasti amichevoli ma il 39enne, socio in una palestra a Campodoro, non aveva mai realmente accettato la decisione dell’agente immobiliare, divorziata e madre di tre figli, di vivere la vita in libertà. Il giudice ha rinviato l’udienza al prossimo 12 ottobre per le repliche della difesa e delle parti civili e quindi per pronunciare la sentenza. Tomasi è difeso dall’avvocato Letizia De Ponti. I familiari di Monica si sono costituiti parti civili con gli avvocati Marco Dal Ben, Carlo Andrea Robotti, Pierandrea Setzu e Renato Chiesa.













