13 Giugno 2016 - 10.37

GRANCONA – Erika non ce l’ha fatta, l’investitore era ubriaco

spiazzo

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Un paese sconvolto, una famiglia distrutta. Dopo due giorni di agonia, è morta all’ospedale di Vicenza Erika Sagona, la ragazza 16enne investita venerdì pomeriggio alle 17.30 a Spiazzo di Grancona. Una tragica fine nel pieno della vita. Erika si trovava a bordo della sua bicicletta lungo la via, quando un furgone, condotto da Giorgio Canevarollo di 52 anni, suo compaesano, l’ha travolta lungo la strada. Una storia che non finisce qui perché l’uomo è stato trovato positivo all’alcol test con un tasso molto elevato (1,80 grammi/litro, quasi quattro volte oltre il limite consentito). L’uomo ora rischia fino a 12 anni di carcere. La recente legge che ha introdotto il reato di omicidio stradale ha, infatti, inasprito notevolmente le pene. Erika si trovava lungo il rettilineo di via Spiazzo, ferma a messaggiare con lo smartphone. Si trovava in posizione di sicurezza ma è stata comunque travolta e scaraventata a metri di distanza. Sul posto è arrivata anche l’eliambulanza da Padova ed è stata trasportata in condizioni disperate al San Bortolo di Vicenza. Ieri sera è spirata, fra la disperazione dei suoi famigliari, il papà Pietro, la mamma Roberta, la sorella Enza e il fratello gemello Mirko. I genitori hanno deciso di donare gli organi di Erika.
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