30 Giugno 2023 - 10.09

Giovine (FdI): “Con il DL Lavoro fine dell’assistenzialismo di Stato”

“L’approvazione odierna del dl Lavoro rappresenta una svolta epocale. Questo provvedimento archivia definitivamente la stagione dell’assistenzialismo di Stato, del reddito di cittadinanza facile, della decrescita felice: questa legge rimette al centro il lavoro quale mezzo per la realizzazione della persona, per migliorare la propria vita e per far fronte ai bisogni propri e di quelli del proprio nucleo familiare”. Lo dichiara l’On. Silvio Giovine, Deputato veneto di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Lavoro della Camera a margine dell’approvazione del dl Lavoro.

“Le opposizioni in questi mesi hanno osteggiato questo provvedimento ripetendoci che la povertà non è una colpa. È vero: la povertà non è una colpa del disoccupato o dell’inoccupato quando la politica agevola l’assistenzialismo e non il lavoro, quando non si mette chi può farlo nella condizione di mettersi in gioco, di accrescere le proprie competenze e rientrare nel mercato del lavoro” aggiunge Giovine, “è esattamente ciò che si prefigge questo provvedimento voluto dal nostro Governo per invertire la rotta, rafforzando il sistema delle convenienze, incentivando l’accettazione di qualunque offerta di lavoro senza che ciò sia incompatibile con la fruizione dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la Formazione e il lavoro. Perché, e lo dimostrano gli studi, favorire i contratti di lavoro – anche temporanei – significa avvicinare i disoccupati, anche i più fragili, al mercato del lavoro”. “Inoltre, partendo dalla centralità del disoccupato e dal diverso grado del suo bisogno, questo provvedimento introduce un robusto sistema di incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato e di quelle a tempo determinato, uno strumento tanto atteso dalle imprese italiane” precisa inoltre l’Onorevole.

“Infine sono particolarmente soddisfatto per l’approvazione di due ordini del giorno di cui sono firmatario assieme ad altri colleghi Deputati di Fdi. Il primo sulla retroattività del nuovo regime sanzionatorio per omissioni contributive sotto i 10 mila euro che determinerà una riduzione e proporzionalizzazione delle sanzioni pecuniarie per tali omissioni, commisurandone l’entità da un minimo del 150% ad un massimo del 400% dell’importo omesso. Il previgente regime sanzionatorio prevedeva invece sanzioni da 10.000 a 50.000 €: il che, tenendo conto che le omissioni sotto i 500 euro rappresentano circa il 70% del totale ha determinato una situazione sproporzionata ed attualmente al vaglio della Corte Costituzionale. Il secondo che impegna il Governo a valutare l’opportunità di adottare misure urgenti per il lavoro atte a incrementare e riqualificare la figura professionale degli autisti del settore dell’autotrasporto sia merci che passeggeri e quella dei lavoratori marittimi disponibili all’imbarco” ha infine aggiunto Giovine, che ha poi concluso “un odg, quest’ultimo, che si è reso necessario alla luce dei dati con cui l’International Road Transport Union e le associazioni di categoria nazionali hanno denunciato una carenza, ormai strutturale, di personale che possa consentire ai due settori di svolgere i propri servizi in modo efficiente”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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