Elon Musk, il primo triliardario al mondo? Tesla approva un pacchetto di compensi senza precedenti per il suo CEO

Oltre 1.000 miliardi di dollari. È questa la cifra colossale che Elon Musk potrebbe guadagnare nei prossimi anni, secondo il nuovo piano di remunerazione approvato dagli azionisti di Tesla. Una decisione che promette di trasformare il CEO in uno degli uomini più ricchi della storia, ma che ha anche scatenato un acceso dibattito tra sostenitori e detrattori.
Il piano, della durata di dieci anni, si articola in dodici tranche: ciascuna prevede obiettivi finanziari e produttivi precisi, il cui raggiungimento comporta l’assegnazione di nuove azioni al fondatore di Tesla. L’ultima tranche stabilisce traguardi quasi titanici: una capitalizzazione di mercato di 8,5 trilioni di dollari – a fronte di circa 1 trilione al momento dell’annuncio del 5 settembre – e la vendita di 20 milioni di veicoli. Un obiettivo ancora lontano, considerando che la casa automobilistica ha festeggiato il suo ottomilionesimo veicolo prodotto solo a giugno.
Se Musk riuscirà a soddisfare tutte le condizioni, potrà ottenere fino al 12% dell’attuale capitale azionario, arrivando così a detenere tra il 25% e il 29% di Tesla. Attualmente, controlla circa il 12,4% del capitale, pari a 413 milioni di azioni, custodite in un trust. A queste si aggiungono 96 milioni di azioni ricevute ad agosto in base al precedente piano di compensazione, più volte contestato in tribunale e ora ripresentato agli azionisti.
Nonostante le forti resistenze, la proposta è passata. Gli oppositori, tuttavia, non nascondono il malcontento: il fondo sovrano norvegese, uno dei dieci maggiori azionisti di Tesla, ha espresso “preoccupazione per l’ammontare complessivo del compenso, la diluizione delle quote e l’assenza di misure per ridurre il rischio legato a una figura chiave”. Mercoledì, ad Austin, si è persino tenuta una manifestazione anti-Musk davanti al Campidoglio del Texas.
Le critiche non riguardano solo la dimensione economica del piano, ma anche la personalità del suo protagonista. Musk è accusato da alcuni investitori di aver politicizzato il marchio, con posizioni considerate estreme e vicine a Donald Trump, che avrebbero inciso negativamente sulle vendite globali. Inoltre, cresce la concorrenza cinese, sempre più aggressiva nel settore delle auto elettriche con modelli a basso costo.
Dall’altra parte, i sostenitori di Musk difendono con forza la scelta. La società di investimento Baron Capital e il consiglio pensionistico dello Stato della Florida (SBA) hanno sottolineato che i precedenti piani di compensazione “hanno sempre generato valore straordinario per gli azionisti”. “Tesla non è guidata da un CEO qualunque — si legge nella nota —. Elon è un visionario che ha realizzato vere rivoluzioni industriali e trasformazioni di successo in più settori.”
Il nuovo pacchetto, sostengono i promotori, non è soltanto un premio: è anche un modo per garantire la permanenza di Musk alla guida dell’azienda, dopo che lui stesso aveva lasciato intendere che avrebbe potuto allontanarsi da Tesla se non avesse ottenuto le condizioni richieste.
Un piano da record, dunque, che riflette tanto la grandezza quanto la controversia del suo protagonista: un visionario capace di creare valore e polemiche in egual misura.













