ECONOMIA – Come sta la Grecia? Nessuno ne parla ma la crisi non è passata

Ormai è passato qualche anno, ma ancora oggi è difficile descrivere a parole cosa effettivamente è successo in Grecia e cosa il popolo greco ha provato. La crisi economica della Grecia è parte della crisi del debito sovrano europeo, iniziata ufficialmente nel 2009, e che poi alcuni anni dopo coinvolgerà anche la nostra penisola, rivelata pubblicamente dall’allora primo ministro Papandreou quando affermò che per garantire l’ingresso nella zona Euro furono falsificati alcuni dei bilanci economici. La situazione rispetto a quel lontano 2009 non è migliorata, ma non se ne parla più, eppure per ottenere ulteriori aiuti serviranno ulteriori riforme che andranno inevitabilmente a peggiorare una situazione sociale già emergenziale. La disoccupazione viaggia su livelli sostenuti, di fatto la classe media non esiste praticamente più, mentre sono sempre di più le persone che vivono sotto la soglia di povertà, cioè che hanno un reddito inferiore ai 370 euro al mese. Timidi segnali di ripresa, anche se non sufficienti a risollevare le sorti, arrivano dal prodotto interno lordo che nel 2016 era cresciuto del 2% rispetto al previsto replicando lo stesso risultato nel 2017, con una disoccupazione scesa dal 27 al 22% rimanendo comunque la più alta d’Europa. Per evitare il rischio di default, nel corso degli anni sono state approvate misure economiche capaci di stremare una nazione, quali l’aumento delle imposte, la revisione della spesa, la revisione del sistema pensionistico, e la drastica riduzione degli stipendi pubblici. La colpa più grave della classe dirigenziale greca è non aver fatto nulla per incentivare una produzione industriale seria. Altrettanto vero però, che se sfruttata bene, l’industria del turismo potrebbe dare una grossa mano a risollevare, almeno parzialmente, le sorti. Pensiamo solo alla bellezza delle isole greche ed ai flussi turistici che potrebbero muovere con tutto il relativo indotto. Senza dimenticare le Meteore, una combinazione unica e straordinaria di formazioni rocciose e lavoro umano, delle autentiche torri naturali di roccia, nel cui culmine si sono insediati dei monasteri, dove il panorama visibile all’occhio umano è sempre molto suggestivo, quasi da innamoramento. Se è vero che non bisognerebbe giudicare le persone dai loro errori ma dalla loro voglia di rimediare, la strada intrapresa da Tsipras va nella giusta direzione. Ci sono situazioni che toccano quasi fossero mani, e come accade a volte nella vita il tempo ti può far comprendere come il passaggio di una persona nella propria esistenza non dipende da quanto ti è rimasta accanto ma bensì da quanto ti ha lasciato dentro.