22 Ottobre 2015 - 15.39

CESUNA – Zaia: "Profughi vogliono cibo etnico? mandiamoli a casa"

profughi

“Chi rifiuta la nostra ospitalità non accetterà nemmeno la nostra cultura”. Non usa mezzi termini il presidente della Regione Veneto Luca Zaia per descrivere la situazione creatasi a Cesuna, dove i migranti sono in rivolta per le temperature basse, il cibo e una serie di disagi. Quando sognavano l’Europa probabilmente non si aspettavano l’Altopiano di Asiago ma qualche grosso centro metropolitano. Fatto sta che la loro protesta sta sollevando una marea di reazioni politiche locali.
“L’ho detto cento volte e torno a ripeterlo -dichiara Zaia- chi rifiuta il cibo che gli viene offerto, non scappa certo dalla fame o dalla miseria, e non ha la minima voglia di accettare la nostra cultura. Questi immigrati dovrebbero imparare il messaggio che ci è stato trasmesso dai nostri nonni, migranti spesso pure loro: non si critica ciò che ti viene offerto con generosità, chi ha fame non dice mai no alla mano che offre il pane. Il prefetto di Vicenza, a questo punto, li accontenti: se rifiutano la nostra pastasciutta e vogliono cibo etnico, siano rimandati immediatamente a casa loro dove evidentemente il pane non manca”.

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