24 Aprile 2023 - 10.06

Camilla e lo scettro dell’uccello

di Umberto Baldo

Più si avvicina il 6 maggio e più cresce la “febbre da incoronazione”.  

Almeno in Gran Bretagna a quanto leggo sui tabloid inglesi, perché io ho sempre considerato le famiglie reali e la nobiltà in generale una massa di “parassiti” che vivono spesso su quanto accumulato dai loro avi, facendo credere ai più di assistere ad una favola. 

In fondo come sono nate le dinastie?  Qualcuno, un cavaliere, un “nobile”, in principio, un giorno lontano, si affermò sui vicini con la forza, con la guerra, a volte con inganni, tradimenti, ma anche con accordi e matrimoni, e disse : Tutto questo è mio, e per sempre”. Certo il tutto giustificato poi con il “diritto divino”, ma in realtà il risultato di conquiste, annessioni, sottomissioni, tassazioni, vessazioni, sfruttamento con la forza delle armi.

Sono certo che molti di voi staranno pensando che, quanto a parassiti, anche le democrazie come la nostra non si fanno mancare nulla, ma questa è un’altra storia su cui se volete ritornerò.

Tornando all’ intronizzazione di Re Carlo III e della Regina Camilla (niente a che vedere con la giovane “Vergine Camilla” di virgiliana memoria eh; la nostra è piuttosto “stagionata”), nel corso dei preparativi sono affiorati numerosi problemi e polemiche, pensate un po’, relativi alla dotazione di gioielli da sfoggiare durante la cerimonia.

Se siete dei cultori di arte orafa, e volete avere una guida completa ai gioielli della corona che saranno sfoggiati nell’incoronazione della “real coppia Carlo e Camilla”, vi consiglio un lungo articolo su  questo sito: https://www.telegraph.co.uk/royal-family/2023/04/20/king-charles-coronation-crown-jewels-regalia-guide/ , in cui veramente potrete soddisfare ogni vostra curiosità al riguardo, anche perché corredato da belle foto. 

Io per questioni di spazio mi limiterò a riportarvi qualche dettaglio relativo ai “dubbi amletici” che si sono posti alla futura regina Camilla.

Partiamo dalla corona, dalla tiara come viene anche definita, che voi potete immaginare sia un “non problema”, ma di questo simbolo di regalità la famiglia reale britannica ne ha addirittura una collezione, con pezzi esposti abitualmente nella Torre di Londra e,  inutile sottolineare, ciascuno di valore  inestimabile. 

C’è da dire che Sua Altezza Camilla, forse per non urtare i sudditi alle prese con una seria crisi economica, ha deciso di non “farsi una corona nuova” come succedeva ad ogni incoronazione, ma è al momento di scegliere il diadema da indossare che sono nati i problemi. 

Ha deciso così di non prendere in considerazione la   corona della Regina Madre (come da tradizione) perché nella stessa è incastonato il famoso diamante Koh-I-Noor (che significa Montagna della Luce), per non urtare la suscettibilità degli “indiani”.

Non i pellirossa americani eh, bensì il miliardo e passa di cittadini dell’India, che sostengono che il diamante (uno dei più grandi del mondo mai trovati) sia stato  rubato loro dagli inglesi.

Evidentemente Camilla non si è sentita di sposare la tesi che il diamante fu regalato nel 1849 dall’imperatore Duleep Singh alla Regina Vittoria; meglio non scontentare l’India. 

Tanto, come accennato, di diademi disponibili ce ne sono molti, per cui alla fine Camilla ha deciso di indossare la cosiddetta corona della Regina Mary, la quale sarà comunque modificata con l’aggiunta dei “diamanti Cullinan”, di cui però da tempo anche i Sudafricani chiedono la restituzione (a titolo di curiosità  sulla corona della regina Mary sono incastonati ben 2200 diamanti, fra cui i Cullinan III e IV). 

Tanto per capire di cosa parliamo, il diamante Cullinan, detto anche “Stella d’Africa”, è il più grande diamante grezzo mai ritrovato, con un peso di 3.106,75 carati (621,35 g), dal taglio del quale la Corona britannica ricavò ben 9 pietre, ognuna di dimensioni assai considerevoli.

Come accennato, sul diamante si sono scatenate polemiche a non finire, e per fare un solo esempio un utente di Twitter non ha avuto timore di scrivereLa Gran Bretagna dovrebbe restituire la Great Star of Africa al Sudafrica, a cui appartiene, o saranno per sempre dei ladri”. Eancora: “La Gran Bretagna è l’unico luogo dove i risultati dei saccheggi sono legalmente esibiti e usati per generare introiti per lo Stato”. 

Ma evidentemente a Londra si temono di più le ire degli indiani rispetto a  quelle dei sudafricani. 

Ma, superato il dilemma della corona (sic!), sulla povera sposina è calato un ulteriore problema, quello di uno dei due scettri tradizionalmente usati durati il rito dell’incoronazione.

Stiamo parlando del Quen Consort’s Rod with Dove, visivamente noto come lo “scettro con l’uccello”.

Non fate i maliziosi suvvia!   Va bene che la futura regina non è certo “di primo pelo”, e negli anni ha dato la stura a critiche e pettegolezzi anche piccanti, ma non fate certe associazioni di idee! 

Questo scettro è composto da un’asta d’avorio divisa in tre sezioni, sormontata da un globo d’oro decorato con i simboli della nazione (la rosa, il cardo, il giglio e l’arpa);  il globo sorregge una croce su cui è posata una colomba con le ali chiuse, simbolo dello Spirito Santo.

Va specificato che l’incoronazione della regina avviene in una breve cerimonia dopo che il Re è stato intronizzato,  e riceve alcuni degli stessi ornamenti del marito, tra cui un globo e due scettri.

Quindi anche Carlo avrà in mano il suo scettro con la croce, utilizzato fin dai tempi di Carlo II ed emblema del potere temporale, anche conosciuto come “la verga dell’equità e della misericordia”, a significare il potere spirituale,   e anche lo scettro del Re ha una colomba, però con le ali spiegate.

Ma non è certo l’uccello, meglio la colomba,  dello scettro di Camilla al centro delle polemiche, bensì il materiale con cui è costruito, cioè l’avorio (quello del re è invece in oro).l

E’ nota infatti l’ecatombe degli elefanti per prenderne le zanne, tanto che nel 2018 il Parlamento britannico  ha bandito definitivamente il commercio di avorio nel Paese, senza eccezione. Una decisione che di sicuro ha trovato d’accordo anche re Carlo III e i principi William e Harry, da anni impegnati nella lotta contro i bracconieri e il traffico illegale d’avorio. 

Nonostante le roventi polemiche, sembra tuttavia che lo scettro con l’uccello verrà comunque impugnato dalla Regina Camilla.

Come vi accennavo, corona e scettro sono solo due degli oggetti simbolici che vedremo in tv (chi lo farà almeno) il 6 maggio, e parliamo della Mazza Reale, del bastone di Sant’Edoardo, della Spada di Stato, delle spade della giustizia imperiale, della misericordia e della giustizia temporale, dell’Ampolla e del cucchiaio dell’incoronazione, degli speroni, della spada dell’offerta, degli armili, dell’Orbe, degli anelli.

Come abbiamo visto anche la vita del monarca, non è facile, e porta i suoi problemi. 

E non lo è certamente per Camilla,  dato che nonostante un’opinione pubblica molto migliorata nei 25 anni dalla morte di Diana, c’è ancora molto dibattito sul fatto che meriti di prendere il titolo. Un sondaggio del maggio 2022 ha rilevato ad esempio che solo il 20% del pubblico britannico pensava che Camilla avrebbe dovuto assumere il titolo di regina consorte, con quasi il 40% che credeva che avrebbe dovuto essere chiamata la principessa consorte.

Ma, al di là di tutto, credo si debba dare atto che la ragazza (si fa per dire eh!) ha mostrato un carattere di ferro, grazie al quale da “reietta”  alla fine diventerà “regina”.

Umberto Baldo

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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