22 Aprile 2024 - 15.37

In Cina costruiscono troppo: grandi città minacciate dalla subsidenza

Le grandi città cinesi sono esposte a un grave rischio? Con l’urbanizzazione in costante espansione nel Paese, c’è la possibilità che le grandi città siano minacciate dalla subsidenza, cioè dal sprofondamento della superficie della crosta terrestre. Uno studio pubblicato sulla rivista Science il 18 aprile, condotto da un team di ricercatori provenienti da diverse università cinesi, ha esaminato 82 grandi città, tutte con una popolazione superiore a due milioni di persone. Utilizzando i dati satellitari, sono stati analizzati i cambiamenti verticali e i movimenti del terreno dal 2015 al 2022, e le conclusioni sono allarmanti.

Secondo lo studio, riportato da RFI, il 45% dei territori esaminati sta subendo un’affondamento a un tasso “moderato”, di oltre tre millimetri all’anno, mentre il 16% sta affondando “rapidamente”, a un tasso di oltre 10 millimetri all’anno. Questi territori ospitano rispettivamente 270 e 67 milioni di persone. I terreni interessati potrebbero portare a gravi incidenti in futuro, compresa la formazione di doline, voragini che si aprono direttamente nel terreno e che stanno diventando sempre più comuni in Cina.

Secondo il media investigativo cinese “The Paper”, dal 2017 all’inizio di dicembre 2023 si sono verificati almeno 55 incidenti legati alle doline in Cina. Si ritiene che l’azione umana sia direttamente responsabile di questo fenomeno, soprattutto a causa dello sviluppo delle reti di trasporto e dell’attività mineraria. La rivista Science ha anche evidenziato la responsabilità del peso degli edifici, che esercitano una pressione geostatica sul sottosuolo urbano, e dell’abbassamento del livello delle falde acquifere, dalle quali viene estratta l’acqua per soddisfare le esigenze delle popolazioni. Questa riduzione del livello dell’acqua porta a una diminuzione della pressione nei pori del terreno e alla sua compattazione, secondo quanto sottolineato dagli scienziati.

Per combattere la subsidenza del terreno, in Giappone è stato adottato un metodo da metropoli come Osaka e Tokyo. Queste città sono riuscite a rallentare il fenomeno adottando misure per regolare l’estrazione dell’acqua. Negli scenari climatici peggiori e senza sforzi di mitigazione, un quarto delle aree urbane costiere della Cina potrebbe assomigliare a Venezia e New Orleans entro il 2120.

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